Mariano e il “caso Salvini”
La Diocesi: don Alberto ha sbagliato

Il segretario dei lumbard: «Insulta la Lega Nord, ora va allontanato dalla parrocchia». Monsignor Garascia: «Il Vangelo non va usato contro qualcuno». Il sacerdote: «Forse era meglio tacere»

«Nessuno può essere escluso dalla possibilità di seguire Gesù Cristo. Il suo Vangelo non può essere usato contro qualcuno perché è Parola per tutti, è appello a ciascuno per la conversione, è possibilità di salvezza offerta ad ogni uomo. Una espressione come quella usata da don Alberto è quindi sbagliata».

La dichiarazione di monsignor Patrizio Garascia, vicario episcopale della Diocesi di Milano, ha messo il sigillo nel tardo pomeriggio di ieri a una due giorni convulsa, innescata dalle parole di don Alberto Vigorelli («o siete di Salvini o siete cristiani») alla messa di domenica a Santo Stefano e proseguita con l’escalation di reazioni leghiste.

La prima era arrivata già lunedì da Alessandro Turati, ex sindaco e oggi segretario del Carroccio a Mariano, che ha affidato il suo dissenso a una lettera aperta alla comunità pastorale. La seconda dal deputato Nicola Molteni. L’ultima dal leader della Lega, Matteo Salvini. «Incredibile! Ma come si permette questo sacerdote di dare patenti di cristianità, insultando non solo me, ma milioni di italiani», ha scritto su Facebook. Poi ha scritto a monsignor Angelo Scola per chiedere l’allontanamento di don Alberto dalla parrocchia.

I dettagli sul giornale in edicola mercoledì 9 novembre 2016

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