Mariano, ecco i costi della politica
Tra giunta e consiglio 120mila euro

È la spesa annua tra gettoni presenza e indennità per gli eletti in Comune. L’opposizione: «Rendimento scarso e poi l’aspettativa del sindaco pesa per 14mila euro in più»

Poco meno di 120 mila euro lorde. Per la precisione 119.820 euro. Tanto costeranno quest’anno, salvo sorprese, gli amministratori eletti dai cittadini ovvero sindaco, giunta, presidente del consiglio comunale e membri delle commissioni consultive.

La media, tra indennità di carica, contributi irap e permessi vari, è di 10 mila euro al mese per un piccolo esercito composto dal sindaco Giovanni Marchisio, 5 assessori, 14 consiglieri comunali (di cui 8 di maggioranza e 6 di minoranza) e i componenti di 9 commissioni che di media hanno un presidente, 5 membri effetti e 5 supplenti. In realtà due consiglieri comunali (che desiderano mantenere l’anonimato) hanno rinunciato al gettone di presenza per questo mandato.

Il primo cittadino Marchisio – che ha chiesto l’aspettativa dal suo posto di lavoro – percepisce 2.300 euro lordi al mese, mentre il vice Fermo Borgonovo ha diritto a 632,50 euro lordi mensili essendo un lavoratore dipendente. Diverso il discorso degli assessori, tutti liberi professionisti: il compenso mensile lordo per Stefano Marelli, Elena Tagliabue, Francesca Mercuri e Simone Conti è di 1.035 euro.

Il presidente del consiglio comunale Alberto Crippa da subito, pur avendo diritto a 1.292,60 euro lordi mensili, dimezzati a 646,30 euro essendo lavoratore dipendente che non ha chiesto l’aspettativa, si è decurtato lo stipendio a 500 euro lorde mensili.

Di questi tempi, per una realtà come Mariano, la spesa è da ritenere eccessiva? Secca la risposta di Marchisio: «Non c’è nessun aumento, sia chiaro. Come si misurano i risultati? Non devo dirlo io: lo giudicheranno i marianesi fra quattro anni». Giovanni Alberti (Lega Nord), invece, è «convinto che il lavoro di un amministratore vada retribuito, ma il rapporto “qualità/prezzo” deve reggere. A Mariano, ciò che è stato prodotto dal sindaco e dagli assessori, che tra l’altro sbandierano di essere impegnati a tempo pieno, è ampiamente sotto le aspettative. Almeno per il momento».

Per Carmen Colomo (5 Stelle) «gli sprechi dei costi della politica non sono da cercare in un Comune, ma a livelli più alti, a partire dalle Regioni. Detto questo, non ci sentiamo di infierire perché l’impegno degli amministratori locali è sicuramente superiore rispetto al compenso percepito».

Per Andrea Ballabio (Forza Italia), «questo sindaco, mettendosi in aspettativa per 5 anni, ci costa 14 mila euro in più e il problema è che non si vede la differenza in termini di risultati. I servizi non funzionano, ma le tasse aumentano».

Altri dettagli sulle spese sul numero in edicola giovedì 13 agosto.

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