Mariano, smartphone vietato a scuola
Chi lo usa rischia la sospensione

Alle medie “Alighieri” confermata la linea dura: niente telefonini in classe. Gli alunni che verranno sorpresi rischiano subito un richiamo e il sequestro dell’apparecchio

Niente cellulare in classe, un po’ com’era nemmeno troppi anni fa in tutta Italia. E chi viene sorpreso con lo smartphone in mano rischia fino alla sospensione dalle lezioni. Questo almeno è quanto scritto all’interno del regolamento scolastico in vigore alle medie Dante Alighieri dell’istituto comprensivo “IV Novembre” di Mariano. Una linea dura che, seppur dettata ancora prima del suo arrivo, il neo dirigente Roberto Di Carlo condivide pienamente. «Se la famiglia ha bisogno di parlare con il figlio o viceversa - spiega -, c’è il telefono dell’istituto».

Mentre da Nord a Sud si discute sui benefici o meno legati all’utilizzo del telefonino in classe, con i plessi pronti ad adottare i più disparati provvedimenti a favore o contro il suo ingresso in aula, sotto il campanile di Santo Stefano la scelta è chiara.

Il cellulare è bandito dalla scuola. E non basta tenerlo spento o togliere la suoneria prima di infilarlo nella tasca dello zaino: i giovani alunni che frequentano le tre medie locali non possono proprio portare lo smartphone a lezione. Lo devono lasciare a casa.

Le sanzioni previste per i trasgressori sono “care” a livello disciplinare. Si parte dal richiamo scritto, con il possibile ritiro dello smartphone per riconsegnarlo solo a mamma e papà, passando dalla richiesta di un colloquio con i genitori finanche alla sospensione dello studente dalle attività didattiche, soprattutto se recidivo.

A far rispettare il veto sono i professori che, se da una parte non chiedono all’alunno di aprire la cartella o lo zaino all’ingresso a scuola, dall’altra sono pronti a prendere provvedimenti in caso di mancato rispetto della norma.

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