Mariano sogna la Grande Brianza
«Noi con Como non c’entriamo»

Tutti d’accordo: no allo “spezzatino” del lago,

ma sì a un avvicinamento a Monza

Aree vaste, Mariano ragiona sul progetto firmato da Maroni e devia verso Monza La città si trova al centro di una riforma ambiziosa portata avanti dal Pirellone che punta a ridisegnare la cartina geografica della Lombardia immaginando solo otto province là dove oggi ce ne sono dodici.

Mariano si trova quindi a un bivio: meglio stare con Como o Monza? La soluzione proposta da piazzale Teodoro Console e di creare un’area vasta che riunisca al suo interno Como e Lecco, ma anche la Brianza.

Il tema è entrato martedì sera in consiglio comunale con una mozione presentata dalla maggioranza e volta a sottolineare l’importanza di mantenere unito il Lago nel ridefinire i nuovi confini territoriali. La battaglia “no alla spezzatino del Lago di Como” rimane però sullo sfondo e la discussione si concentra sul futuro di Mariano.

«Condividiamo molte più logiche con la Brianza che con l’Alto Lago - commenta il sindaco Giovanni Marchisio - Penso all’aspetto legato al mondo del lavoro, noi ci azzecchiamo di più con l’ambiente dell’arredo e dei mobili brianzolo, piuttosto che col settore serico comasco. O ancora penso alla continuità nei trasporti verso sud, con la Milano-Meda, la Valassina e il collegamento ferroviario Asso-Milano».

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