Mariano, sorteggi al Monnet
Lo sfogo degli esclusi

Mariano Ieri l’incontro con i genitori dei ragazzi «Così si dimostra che l’impegno alla fine non serve»

C’è chi non ha ancora smaltito la rabbia. C’è chi, invece, si è rassegnato all’idea di dover percorrere qualche chilometro in più per proseguire gli studi dopo la terza media.

Queste le impressioni raccolte, ieri mattino, fuori dall’istituto superiore Jean Monnet dove la preside, Leonarda Spagnolo, ha incontrato le famiglie e gli studenti che, nonostante la pre-iscrizione compilata, a settembre non potranno sedersi sui banchi delle classi prime. A inizio febbraio, infatti, la dirigente si è trovata a conteggiare 524 domande a fronte di 420 posti disponibili e 16 classi prime realizzabili, in totale, per sette indirizzi.

Data precedenza a chi risiede a Mariano e a quanti hanno un fratello o una sorella che frequenta la scuola, in via Santa Caterina si è deciso quindi di ricorrere al sorteggio, delegando alla fortuna la scelta di chi far entrare o meno all’istituto con il nuovo anno scolastico.

«Avrei preferito una selezione basata sul merito degli alunni - spiega Luigi Como di Lentate sul Seveso -. Questo valore dovrebbe essere un elemento distintivo anche in questa scelta: se sei bravo hai più possibilità d’entrare. Questo concetto dovrebbe essere insegnato e trasferito ai ragazzi già a questa età».

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