Menù speciale alla mensa di solidarietà
«Oggi aragosta per cena»

Ogni martedì lo chef Rossi e i suoi allievi Enaip preparano piatti per gli ospiti di via Cimarosa a Cantù. «A volte capita, ma il cibo “povero” esalta il vero cuoco»

Lo chef Marco Rossi con i suoi allievi del corso Enaip cucina ogni martedì per la mensa di solidarietà di via Cimarosa.

L’ultima volta la cena era a base di pesce, con aragoste e scampi. «Era quello che passava il convento – dice a questo proposito lo stesso chef – Il mio compito è quello di preparare cibi di qualità insieme ai miei ragazzi. Può darsi che la settimana prossima ci siano soltanto uova. Bene, dovremo inventarci qualcosa oltre la comune frittata».

«È bene fare qualche precisazione al proposito – racconta il presidente della mensa, Carlo Garbagnati - che ha appena ricevuto la benemerenza civica a Sant’Apollonia dal sindaco Edgardo Arosio per l’attività svolta in questi primi quindici anni di vita dall’associazione “Incontri” – Lo chef Marco Rossi è stato coinvolto in un progetto, finanziato dal Rotary Club di Cantù e Mariano per la formazione e l’inserimento di giovani nel mondo del lavoro, in collaborazione con l’Enaip Lombardia. Si tratta di una sfida aperta alla disoccupazione e all’emarginazione sociale. Lo chef e i suoi allievi ogni martedì cucinano per la nostra mensa, cercando di dare il massimo. Naturalmente si fanno in quattro come i nostri volontari che per 365 giorni all’anno preparano le nostre cene e che collaborano volentieri con loro».

«Marco Rossi è un professionista stimato che cerca di svolgere il suo lavoro con dedizione tentando di trasmettere ai giovani la sua passione – afferma Innocenzo Zanatta, uno dei volontari della mensa, che si occupa di approvvigionamenti – La nostra associazione vive sulle donazioni, in particolare della Coop di Mirabello. In certi giorni della settimana arriva il pesce, come ogni giorno ci consegnano partite di cibo di qualità. Parliamoci chiaro, se non ci fosse la vicinanza con la direzione del centro commerciale canturino potremmo anche chiudere la nostra mensa. Questo senza nulla togliere a tutti i panifici, i fruttivendoli, i privati cittadini che ci fanno omaggio di cibo di ottima qualità».

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