Monnet, malore durante lezione in dad
Professore trovato morto il giorno dopo

Giuseppe Pitorri ha interrotto prima il collegamento, ieri l’allarme e la tragica scoperta nella sua casa a Meda. La segnalazione dalla scuola superiore di Mariano Comense, dove insegnava “Sistemi e reti”. Il cordoglio della preside Spagnolo

Ha accusato un malore mentre era seduto dietro la scrivania di casa, impegnato in una lezione a distanza. Per questo ha salutato in anticipo i propri alunni, piombando in un silenzio assordante tanto che, il giorno dopo, la scuola ha lanciato l’allarme per le mancate risposte al telefono. Così ieri i Carabinieri di Seregno hanno scritto il tragico epilogo alla storia di Giuseppe Pitorri, 65 anni, colonna portante dell’indirizzo “Informatica” dello “Jean Monnet” dove insegnava “Sistemi e reti”.

«Mi sento poco bene»

«Era martedì quando ha detto ai ragazzi che si sentiva poco bene e per questo motivo avrebbe lasciato in anticipo la lezione, congedandosi dalla classe in questo momento in cui gli insegnanti sono impegnati nella dad», spiega la preside dell’istituto, Leonarda Spagnolo che ricompone il puzzle degli eventi che hanno portato al tragico epilogo. «Durante la mattina lo abbiamo cercato per sapere come stava, approfittando del fatto che non aveva lezione nelle prime ore del mattino, ma non rispondeva al telefono».

L’allarme è scattato intorno alle 12,30 quando la centralina dei soccorsi ha raccolto la richiesta dell’istituto.

«È una brutta giornata»

Alla chiamata hanno risposto i Carabinieri di Seregno subito intervenendo davanti all’abitazione dell’insegnante, in via Tre Venezie, nel quartiere Polo di Meda. Davanti alle mancate risposte al citofono, i militari hanno richiesto l’arrivo dei Vigili del Fuoco che, grazie a una scala, hanno raggiunto il piano rialzato della palazzina dove abitava l’uomo, colto da un malore fatale nella sua camera da letto.

«È una brutta giornata per tutti noi» aggiunge la dirigente scolastica che fatica a trovare le parole per descrivere un lutto tanto improvviso quanto inaspettato.

«Non era sofferente» puntualizza Spagnolo che ricorda come, queste estate, la scuola sia stata costretta a confrontarsi con un altro lutto, quello di Roberto Sinigaglia, 60 anni, professore di scienze e tecnica delle costruzioni, tecnologia e grafica, portato via dalla malattia contro cui combatteva da sette anni.

«In questo caso, invece, tutto è stato improvviso - aggiunge la preside che tratteggia con i ricordi il ritratto di Pitorri - . Siamo stati colleghi in passato, coltivando un rapporto che non era quello che si instaura tra dirigente e docente, ma era più alla pari. A volte, capitava di vederlo ancora nei corridoi della scuola quando sceglieva di fare lezione, seppur a distanza, dalla classe perché diceva che mantenere un contatto con l’istituto lo manteneva, diciamo, vivo».

Docente di “Sistemi e reti” in Informatica, Pitorri ha formato generazioni di alunni.

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