Museo del mobile, Arosio accelera
«Trattiamo subito sul progetto»

Il sindaco di Cantù, dopo il dibattito su Villa Calvi, vuole sollecitare Regione e Provincia: «La storia del passato va tutelata, coinvolgendo anche il patrimonio del liceo Melotti»

«Se non conserviamo le memorie di quel che è stato fatto nel nostro passato, rischiamo che questi beni vadano perduti». Il monito è del sindaco Edgardo Arosio, il quale ha assistito al dibattito di questi giorni sul Museo del Mobile.

Anche per il primo cittadino, l’istituzione del museo è un tema che deve essere affrontato. L’intenzione di Arosio è di aprire un tavolo con il coinvolgimento di Provincia e Regione. Per capire gli aspetti tecnici legati al museo. Gli spazi. L’organizzazione. Ma anche, e forse soprattutto, i finanziamenti.

Il Museo del Mobile continua a essere indicato come una necessità da realizzare al più presto. Anche per gli stessi artigiani. Si è parlato dell’ipotesi di un museo diffuso, che possa comprendere spazi pubblici come l’ex municipio di Villa Calvi. Ma anche privati, come il consorzio mobiliero de La Permanente.

L’ex scuola d’arte, il liceo artistico Fausto Melotti di via Andina, potrebbe contribuire con alcuni pezzi propri. «Al Melotti ci sono realizzazioni che potrebbero fare al caso nostro - ricorda il sindaco - Condivido l’opinione del vicesindaco Matteo Ferrari di realizzare un progetto comune e articolato. E già dalla Permanente mi era stato dato, negli scorsi mesi, un primo assenso».

Il primo passo, per Arosio, è la creazione di un tavolo a cui far sedere tecnici e politici di Provincia e Regione. E iniziare così un confronto che potrebbe essere proficuo: «Diventa importante sederci a un tavolo anche con funzionari di Provincia e Regione. E farsi accompagnare da qualche esperto, qualche consulente. Svegliarsi alla mattina e fare tutto con uno schiocco di dita non è semplice».

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