Navedano, Covid all’asilo
La classe in quarantena

Bimbo positivo al tampone, a casa due settimane i 21 compagni dai 3 ai 5 anni della scuola dell’infanzia della frazione di Senna. La dirigente: «Temo che purtroppo sia il primo caso alle materne». Il sindaco: «Forza bambini, ci rivediamo presto»

La pandemia entra negli asili. Perché è il primo caso noto in provincia di Como in cui, a finire in quarantena, è una classe della scuola dell’infanzia: un bimbo risultato positivo al Covid, a Navedano di Senna, e altri 21, il dato riferito dall’istituto comprensivo di Capiago Intimiano, in quarantena. Tutti piccolissimi: bimbi dai tre ai cinque anni, dato che la composizione delle classi non è per anno di nascita, bensì eterogenea.

L’altroieri sera alcuni genitori sono stati contattati in tarda serata. L’avviso: la classe in questione, non potrà, per i prossimi 14 giorni, recarsi all’asilo. Non sarà facile nemmeno frequentare a distanza, vista la difficoltà piuttosto ovvia dettata dall’età di bimbi troppo piccoli per stare da soli davanti a un computer

«Intervento immediato»

Magda Zanon, dirigente scolastica dell’istituto comprensivo che sovrintende allo stesso asilo della frazione sennese, si è da subito attivata per avvisare tutti i genitori. «Si tratta del primo caso dell’intero istituto - riferisce Zanon - Siamo intervenuti immediatamente: tutte le famiglie sono state avvisate dai docenti, le ultime telefonate sono state fatte alle 22.30. Temo che purtroppo sia il primo caso. Ho la sensazione che, e non solo da noi, la quarantena per singole classi diventerà una costanza».

«Eravamo all’erta - prosegue - Non ho informazioni di una situazione preoccupante dal punto di vista sanitario. A Navedano ci sono quattro sezioni: ne abbiamo chiusa una. Quella sezione verrà sanificata. I docenti non saranno quarantenati: Ats Insubria ritiene che non siano in contatto stretto. Inoltre, i nostri docenti, e parlo di istituto, hanno dato un’altissima adesione per il test sierologico».».

Con nuove valutazioni sanitarie. Didattica a distanza? Difficile. «La scuola dell’infanzia è l’ordine scolastico più delicato - aggiunge Zanon - essendo bambini piccoli, è necessario affiancare a ciascuno di loro un adulto. Non è facile fare didattica in questo modo e incrociare gli orari di mamme e papà che magari lavorano. Devo dire che i nostri docenti già l’anno scolastico scorso hanno concordato momenti a distanza a orari allucinanti: una disponibilità incredibile».

«Non abbassare la guardia»

Intanto, il sindaco Francesca Curtale con un post su Facebook fa il tifo per i piccoli: «È importante non abbassare la guardia, distanziamento, mascherina e igiene delle mani. Da oggi la sezione D della Scuola dell’Infanzia rimane a casa per precauzione. Forza bimbi. Ci rivediamo presto».

Christian Galimberti

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