Negozi, più aperture che chiusure
Una bella sorpresa a Cantù

Nonostante le serrande abbassate, in centro non mancano i nuovi esercizi. Confcommercio: «In tempo di crisi chi ha un gruzzolo da parte tenta di farlo fruttare così»

I numeri, nella loro crudezza, raccontano una città che non ha perso la propria attrattività, e che ancora spinge ad aprire nuovi qui negozi e pubblici esercizi. Ma i numeri da soli non bastano e non dicono tutto: il 2015 si sta rivelando un’annata davvero difficile e la speranza è che il 2016 possa finalmente dare qualche segnale di ripresa.

Nelle ultime settimane si sono abbassate altre due serrande in centro, via Dante ha dovuto dire addio a Complementi d’Arredo e alla libreria Libux, che da anni ormai si connotava come un punto di riferimento anche culturale.

Di contro proprio in via Dante e in via Roma hanno aperto due negozi che si occupano di riparazione di smartphone e tablet in tempi brevi. In effetti dal 1 gennaio ad oggi sono state 21 le attività commerciali che hanno preso il via e 13 quelle cessate. Quasi il doppio anche per quanto riguarda i pubblici esercizi, 9 nuovi contro 4 che hanno chiuso.

«Una lettura che si può dare di questi dati – dice il presidente cittadino di Confcommercio Ruggero Spinelli – senza dubbio evidenza lo spirito intraprendente dei brianzoli. Molti, con questa crisi, perché sono rimasti senza lavoro oppure perché vogliono dare un’occupazione al figlio, e hanno un gruzzolo da investire, magari il tfr, e tentano la strada dell’attività in proprio, aprono un locale. Ma è molto difficile».

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