Notizie dai missionari in Etiopia
«Don Ermanno è vivo e al sicuro»

Il sacerdote canturino Roccaro bloccato da novembre dalla guerra civile a nord del Paese. Finalmente informazioni dalla Farnesina, anche se non ufficiali, dopo quasi due mesi di silenzio

«Le prime buone notizie: abbiamo ricevuto la comunicazione di un nostro riferimento presso la Farnesina - scrivono gli Amici di Don Ermanno - che ci informa di un contatto avuto circa dieci giorni fa con la casa dei salesiani di Adigrat, dove risiede anche don Ermanno Roccaro», il sacerdote missionario di Cantù, 50 anni, che, da due mesi, in uno scenario da guerra civile, nel nord dell’Etiopia, risulta irraggiungibile per un blackout di telefoni e Internet. «In quello che era probabilmente il momento peggiore, il nostro don Ermanno era al sicuro insieme agli altri confratelli, anche se con qualche difficoltà per la scarsità di beni di prima necessità - scrive il gruppo - È un’ottima notizia che ci permette di recuperare un po’ di serenità».

Lo striscione degli Eagles

Intanto, anche gli Eagles Cantù, con l’ex presidente della Pallacanestro Cantù Davide Marson, hanno voluto esprimere la propria vicinanza a don Ermanno. «Don Ermanno non mollare», esclama lo striscione appeso all’esterno dell’ex palazzetto Pianella di Cucciago alla vigilia di Natale.

Sono stati giorni di emozioni contrastanti. Soltanto martedì, tra gli Amici prevaleva la preoccupazione. «Questo Natale - aveva scritto il gruppo, legato alla parrocchia di San Teodoro, di cui fanno parte diversi canturini - non possiamo riportare il consueto messaggio di auguri del nostro amico don Ermanno. Invitiamo tutti ad unirsi a noi nella preghiera, per tutti coloro che soffrono in questo sciagurato periodo e per la sicurezza dei nostri amici salesiani in Etiopia. Siamo certi che la vicinanza spirituale non ha bisogno di telefono ed Internet per farsi sentire».

Soltanto due giorni dopo, e a non molta distanza dagli articoli con cui La Provincia - il quotidiano, giusto lunedì, ha inviato un messaggio di posta elettronica certificata all’Ambasciata d’Italia di Addis Abeba - è arrivata la svolta: una prima buona notizia, a rompere il silenzio che prosegue dal 3 novembre, ultima data di accesso a WhatsApp di don Ermanno, prima che le comunicazioni fossero sospese.

«Carenza di viveri»

«Dalla Farnesina abbiamo appreso che una decina di giorni fa i missionari stavano tutti bene, anche se hanno carenza di viveri - spiega Carlo Biffi per gli Amici - è stato organizzato un ponte aereo per permettere a chi si trova in quella zona il ritorno in Italia, ma i missionari si sono comunque rifiutati di spostarsi da lì. L’aver avuto questa indicazione è una notizia che ci fa felici».

Christian Galimberti

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