Nuovo palazzetto, il grande giorno
Oggi la presentazione del progetto

Pallacanestro Cantù e Cantù Next sveleranno il piano di sviluppo 2020-2025. Il presidente Allievi: «È fondamentale per consolidarci e una vittoria per la città: finalmente si tornerà a casa»

Si svela oggi ufficialmente il progetto del palazzetto di Cantù. Il terzo in una trentina d’anni, che potrebbe finalmente porre fine a un’epopea che non ha reso onore alla storia del club cittadino, e per questo, con un simile carico di aspettative e di precedenti, per mesi le parole d’ordine sono state cautela, pragmatismo, basso profilo.

Ora è arrivato il momento di rendere pubblico il frutto di questo lavoro, pronto per l’inizio dell’autunno come era stato preannunciato in estate. Per quanto trapela, un progetto del valore di 6 milioni, valore della sola parte sportiva, con alcune attività commerciali per consentirne la solidità, a partire da uno spazio per il merchandising della Pallacanestro Cantù. Tra le ipotesi, anche un cinema. Collocazione dell’impianto nell’area di corso Europa, dove oggi resta l’abbozzo del secondo Palababele mai nato, targato Turra, dato che il Comune è rientrato nella disponibilità dell’area. Non del risarcimento che gli spetta, ma questa è un’altra storia.

Conferenza stampa a Milano

Per conoscere i dettagli bisogna attendere questa mattina, visto che allo Sheraton San Siro, a Milano, è stata convocata una conferenza stampa con i rappresentanti di CantùNext, la società nata per occuparsi della costruzione del nuovo palasport, a partire dall’amministratore delegato Andrea Mauri, e il presidente della Pallacanestro Cantù Roberto Allievi. Proprio lui, domenica sera, nell’intervallo della partita poi vinta contro Pesaro per 81-72, ai microfoni di Rai Sport, ha confermato la presentazione, un passo decisamente cruciale per la società.

«Importante per la Pallacanestro Cantù – dice – ma anche per la città, per la società canturina e brianzola». Un lavoro importate che ha richiesto lungo lavoro per far sì che ogni tassello trovasse il proprio posto. Peraltro, in un momento storico particolarmente complicato e avaro di buone notizie: «Il nostro amministratore delegato Mauri ha fatto un lavoro straordinario per creare le condizioni che permettano oggi di poter portare a termine questo progetto».

«Ci restituirà il pubblico»

Il che significherebbe sciogliere finalmente un nodo che non fa onore alla città. E significherebbe per la Pallacanestro Cantù poter tornare a giocare a casa: «Sì – prosegue Allievi - anche se siamo stato accolti a Desio con grande affetto, ci sentiamo un po’ sempre in trasferta e questo non ha giovato. Questo impianto ci consentirà di tornare a casa, e voglio sperare che possa riportare anche la partecipazione da parte del pubblico».

Un passaggio cruciale, per disegnare il futuro bianco blu: «La società – prosegue - si è ristrutturata anche con l’innesto di nuove competenze professionali, per essere pronti ad affrontare naturalmente le sfide sportive, dato che il nostro lavoro impone di cercare di essere competitivi sul campo, ma anche dal punto di vista dell’immagine, per essere in grado di supportare i nostri sponsor, che sono fondamentali».

Una nuova pagina comincia a essere scritta oggi e si spera che, dopo due pessimi racconti interrotti, si arrivi al lieto fine: «Ci auguriamo che questo progetto – conclude Allievi - che poi verrà presentato anche a Cantù, possa trovare da parte di tutti grande condivisione e appoggio».

Silvia Cattaneo

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