Palaturra a Cantù, via le grate
Il futuro? Area attrezzata sportiva

Posizionata una recinzione arancione che rende di nuovo visibile cosa c’è dietro

Il Palaturra è nudo. Al posto delle lamiere a protezione del cantiere, la recinzione a maglia arancione: il primo passo visibile per cui il Comune di Cantù, ora anche agli occhi di tutti, è rientrato in possesso dell’area. Ma, altro aspetto, in questo modo, da qualsiasi angolazione, tutti possono vedere il degrado dell’area di corso Europa.

Non ci sarà nemmeno bisogno di salire sul cavalcavia. Basterà avvicinarsi tra il vedo e non vedo della recinzione. Per guardare tutto attraverso uno dei tanti, comodi spioncini. Ora che il terreno è tornato pubblico, il Comune vuole cambiare passo.

«Mi auguro di cuore che in coincidenza con l’inizio dei lavori per il nuovo palazzetto a Cucciago - dice Edgardo Arosio, Lega, assessore ai lavori pubblici - si possa addivenire a un’area il più possibile attrezzata dal punto di vista sportivo».

I lavori a Cucciago potrebbero partire fra sette mesi, come auspicava soltanto ieri l’architetto Ivo Redaelli, per lo studio di Vimercate - Redaelli e Associati - che ha progettato l’arena sportiva pensata per la Pallacanestro Cantù. Prima, sarà necessaria la demolizione del vecchio Pianella.

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