Pianella, un quartiere che muore. Ora ha chiuso anche la cartoleria

Cantù Rosa Ieronimo va in pensione: «Dispiace, anche perché il movimento non manca». Bolla (Confcommercio): «Dispiace, ma siamo pronti a collaborare su ogni futura iniziativa»

Stavolta la chiusura rappresenta un addio di non poco conto, a partire proprio dal nome. Ad abbassare la saracinesca dopo una dozzina d’anni, è la cartoleria - anche edicola - “Pianella”, stesso nome del quartiere che da qualche anno, nonostante qualche nuovo arrivo tra le vetrine, è in sofferenza per una serie di negozi che hanno lasciato una zona centralissima di Cantù, sempre più deserta dal punto di vista della presenza, o si potrebbe dire, assenza delle attività.

Una chiusura che arriva proprio mentre, in questi giorni, si parla di rilancio del centro, con l’Amministrazione comunale che ha già manifestato interesse per un programma europeo - Europan 17 Living cities 2 - che potrebbe, con giovani progettisti, ridisegnare il centro fra piazza Volontari della Libertà, per tutti piazza San Rocco, e, appunto, largo Adua, cuore di Pianella. Anche a beneficio del futuro tessuto commerciale. La cartoleria che ha deciso di chiudere con l’arrivo del nuovo anno si trova, più esattamente, in via dei Mille, e da anni è foriera di un certo movimento tra la zona della chiesa di San Teodoro e la vicina via Dante, distante poche decine di passi.

Un viaggio lungo dodici anni

«Il viaggio del negozio dopo dodici anni è ormai giunto al termine, vorrei dire grazie e ringraziare tutti i clienti per la fiducia accordatami, e per aver offerto amicizia e stima», le parole di Rosa Ieronimo, 62 anni, arrivata alla pensione. «Ho dovuto abbandonare per una mia scelta concomitante al raggiungimento dell’età pensionabile - spiega - Anche a me è spiaciuto, e non solo per il rapporto che negli anni si è creato con i clienti. L’attività funzionava bene, è sempre stata un punto di riferimento, oltre che per i giornali, anche per gli articoli di cartoleria».

Se nelle vicinanze si può contare sulle edicole di via Dante, largo Adua e piazza Sirtori, il vasto assortimento di cartoleria, in zona, è infatti piuttosto unico. «In questo punto del crinale non ci sono altre attività simili con articoli scolastici, certamente utili a bambini, ragazzi e studenti, di passaggio ogni giorno - dice - Spero sempre che ci sia un interessamento, ad ogni modo, per rilevare l’attività: ho ancora diverso materiale e a disposizione c’è l’arredamento preesistente». Nel caso, il contatto - al 347.4489239 - può essere diretto. E anche per riaprire la rivendita di giornali i tempi tecnici sarebbero pressoché inesistenti.

«Ma c’è chi resiste»

Per Alessandro Bolla, referente cittadino di Confcommercio Como: «È sempre un dispiacere quando si abbassa una saracinesca ed è un peccato se nessuno subentra per andare avanti, perché si rimane con quella saracinesca chiusa. In Pianella, ad ogni modo, alcune attività, di recente, hanno resistito. Penso anche al Fornaio, che ha scelto di rimanere in largo Adua per fornire un servizio essenziale». In quanto a prospettive future: «Non semplice parlare di ritorno del commercio in Pianella ma ha senso pensare, come detto di recente anche dall’Amministrazione comunale, in termini di spazi condivisi di quartiere. E come associazione, noi, su ogni futura iniziativa, siamo pronti».

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