Piscina, razzia e danni
per diecimila euro a Cantù
Arrivano le telecamere

La “baby-gang” ha anche svuotato il chiosco

A rischiare grosso,ora, sono i ragazzi che hanno pensato bene di entrare alla piscina comunale di via Giovanni XXIII di notte. Non solo una volta, e non solo per fare il bagno. Ma più volte, in quest’estate, per loro, senza freni. Non solo per tuffarsi a scrocco, nel tentativo di eludere la sorveglianza, ora rafforzata. Ma per portare devastazione e distruzione.

Immediato, ieri mattina, il sopralluogo del Comune di Cantù. Con l’assessore alla sicurezza Antonio Metrangolo, Cantù Sicura, e il commissario della Polizia Locale Fiorenzo Tasca, arrivati a poche ore dal contatto avuto con il proprietario del bar e chiosco. Il più colpito. Occhio perché chi rompe paga: il conteggio dei danni, infatti, ammonta a 10mila euro.

In queste ore, sono state montate telecamere. Pronte per il collegamento diretto con il comando di via Vittorio Veneto. Gli agenti intendono dare un occhio in più. Si sta già predisponendo un piano d’azione antivandali. Mentre ai Carabinieri di Cantù sono stati portati, con le denunce messe nero su bianco, elementi concreti utili per l’identificazione dei ragazzi. Nel corso di una delle scorribande, infatti, è stato perso un cellulare. E non solo quello. Nel confronto avuto ieri anche con la direzione di Sport Management, oltre che con la proprietà del bar, quanto ritrovato è stato ritenuto un elemento importante su cui poter lavorare.

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