Ponte di via Gandhi, Cantù in attesa
Manca ancora l’ok della Sovrintendenza

A un anno dal crollo non sono ancora partiti i lavori di ripristino del collegamento. Il Comune, pronto ad aprire il cantiere già a febbraio, dovrà attendere ancora un mese

Il Comune ci ha messo tutta la buona volontà, ma poi sono arrivate le verifiche ulteriori della Sovrintendenza ai Beni Culturali. E così, il ponte sulla roggia in via Gandhi, vecchio più di una settantina d’anni, anche se per alcuni non sembra avere una grande importanza storica, si è meritato tutto il rispetto dovuto dall’età.

Ma il frutto dei lavori attesi slitta così, in sostanza, di altri due mesi. Paradosso: si inizia prima a Cucciago. Dove fra una settimana partirà il cantiere viabilistico legato anche al Nuovo Pianella. Nonostante il progetto aggiornato, al momento, ancora non sarebbe stato presentato.

In questi giorni, l’assessore ai lavori pubblici Davide Maspero, Lega, ha fatto il punto sull’iter dell’atteso cantiere del ponte, crollato un anno fa, a maggio, quando ancora non c’era l’attuale amministrazione. Maspero ha quindi riferito la pausa imposta dagli ultimi sviluppi burocratici.

«In via Gandhi stiamo aspettando l’ultimo via libera della Sovrintendenza ai Beni Culturali: l’ultimo tassello che ci manca per poter partire con i lavori – spiega - Arriverà in questi giorni. Il ponte ha piu di 70 anni: la Sovrintendenza ha chiesto una documentazione integrativa poter dimostrare sia la vetustà che l’inagibilità dell’immobile».

«A febbraio potevamo aver già appaltato l’opera - aggiunge l’assessore - questi inconvenienti non dipendono da noi, ma da enti superiori. Comunque, pensiamo che tra la fine di maggio e l’inizio di giugno sarà possibile vedere i risultati dell’iter». E avere così un ponte nuovo.

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