Pronto soccorso di Cantù: lavori in corso per renderlo più efficiente. Ma a breve perderà il primario

Sanità Appena avviato il cantiere all’ospedale Sant’Antonio Abate per renderlo più efficiente. Alla carenza di personale si aggiunge però il pensionamento di Mariani, annunciato per febbraio

Si sono appena aperti i lavori per rimettere a nuovo il pronto soccorso del Sant’Antonio Abate, per essere più efficiente e organizzato, visto che resta un punto di riferimento fondamentale per il territorio. Ma il primario che ha visto l’avvio del cantiere non ne vedrà la chiusura dato che il dottor Massimo Elia Mariani ha raggiunto il traguardo della pensione. Fino a febbraio il suo posto verrà preso da un sostituto temporaneo, per dargli il tempo di smaltire le ferie non godute.

In seguito Asst Lariana potrà aprire le procedure per individuare il suo sostituto. E non è detto che sarà faccenda agevole e veloce. Una vera e propria emergenza che accomuna gli ospedali di tutta Italia, la difficoltà di reclutare personale.

Due domande per otto posti

E nonostante Asst Lariana indica continuamente bandi per rafforzare gli organici, non sempre vanno a buon fine: l’anno passato a Cantù è stato aperto un concorso per reclutare otto medici per il pronto soccorso, e sono state solo due le domande presentate allo scadere dei termini. Vero è, in questo caso, che si tratta di una posizione di rilievo. Classe 1958, milanese, laureato in Medicina all’università degli studi di Milano nel 1984, Massimo Elia Mariani si è trasferito dopo il matrimonio nel Comasco e fin dai primi anni Novanta ha lavorato al Valduce. Poi, una decina d’anni fa, l’arrivo a Cantù. Alla fine del 2019 Alessandra Farina, aveva rassegnato le proprie dimissioni per motivi personali dal ruolo di primario del pronto soccorso e nel 2020 lui aveva preso il suo posto.

Un passaggio non scontato, a conferma della volontà di non lasciare il reparto di emergenza urgenza canturino, che conta 30mila accessi l’anno, senza una guida di stanza in via Domea. Per questo, come ha sottolineato il direttore generale di Asst Lariana Fabio Banfi, sono stati avviati i lavori di ampliamento, due lotti per oltre un milione di euro, «Stiamo mettendo a frutto la lezione della pandemia - sottolinea - Ogni spazio ricavato in più per l’attività dell’emergenza-urgenza è prezioso».

Ricambio generale dal 2018

Un fatto assolutamente naturale l’avvicendamento dei medici giunti alla pensione. E sono stati decisamente non pochi nel breve volgere di pochi anni, al Sant’Antonio, tanto che dal 2018 a oggi la maggior parte dei reparti presenti ha cambiato guida. Il reparto di terapia intensiva del Sant’Antonio Abate, che era diretto da Gianmario Monza, oggi è guidato da Antonio Micucci.

Nel 2020 avevano raggiunto il traguardo della pensione Patrizia Figini, direttrice del presidio ospedaliero cittadino, del Felice Villa di Mariano Comense e dall’anno precedente anche di quello di Menaggio, e Marco Azzola Guicciardi, primario di Chirurgia Generale. Sempre nel 2020 anche Eugenio Limido, che dal 2012 era primario di Medicina Generale aveva terminato la propria esperienza e oggi Sergio Casati guida il reparto. Nella primavera di quest’anno il Sant’Antonio Abate ha salutato Alfredo Caminiti, dal 1982 fino al 2003 alla Pediatria del Sant’Anna, poi nel 2009 primario a Cantù.

Oggi Pediatria è stata riorganizzata e opere in stretta collaborazione con il reparto di San Fermo diretto da Angelo Selicorni.

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