Ritorna l’allarme furti a Cantù
Ora i ladri hanno la mascherina

L’episodio all’ora di cena in via Catania: «Tre in giardino, avevano felpa e cappuccio. Ho gridato di liberare i cani e chiamare i carabinieri. Sono fuggiti». In casa un bimbo di 10 anni

Si è trovato tre ladri all’ora di cena nel giardino di casa: felpa con cappuccio e, a completare il travestimento, la mascherina da pandemia, utilissima, soprattutto, per non farsi riconoscere. È il segnale di un ritorno dei furti nelle abitazioni, nei giorni che precedono il cambio dell’ora, con il brusco accorciarsi delle giornate.

Nella zona di via Borgognone, la prima incursione autunnale si è conclusa alle otto di sera con le grida di un residente. «Fai uscire i cani - ha urlato Guido Tentorio a chi era in casa - e chiama i Carabinieri». I ladri sono fuggiti. In casa, presente in quel momento, anche un bimbo di 10 anni.

È successo in via Catania, una traversa di via Borgognone, dove, tra vecchie corti e stradine con villette, è più facile, per i malviventi, giocare a rimpiattino.

Tentorio, titolare di uno studio grafico pubblicitario, si è ritrovato, con i suoi familiari, nel mirino del trio di malviventi. L’abbaiare dei cani, in quel momento in casa con loro, ha permesso di sventare l’effrazione, ormai sul punto di essere commessa.

Una villetta con giardino

«Abito in una villetta con un giardino abbastanza ampio, e una zona auto vicino al cancello di ingresso - racconta - Abbiamo due cani, che nel momento in cui erano in giro i ladri, si trovavano in casa con noi. Un cane, in una delle camere dove c’è una vetrata permette una vista sull’esterno, si è messo ad abbaiare. Noi, in zona pranzo, sull’altro lato della casa, non avremmo potuto vedere nulla. Quando mi sono avvicinato al soggiorno, ho visto una persona che stava avanzando con le gambe piegate, per cercare di non farsi vedere. Aveva una felpa con il cappuccio e una mascherina».

«Ho gridato di far uscire i cani e di chiamare i Carabinieri - prosegue Tentorio - il ladro si è messo a correre, e nella corsa si sono aggiunti a lui altri due, tutti con la felpa con il cappuccio. Sono spariti in un attimo. Uno stava facendo il palo nella zona di un vicino parcheggio: lo so perché dei miei vicini hanno pensato che fossi io. Non si fanno problemi di nulla: alle otto di sera, con le luci, una telecamera esterna, se non fossero scappati, sarebbero entrati in casa, dove c’era un bimbo di dieci anni». Comprensibile la reazione di spavento, per una scena non certo piacevole.

Sono scappati a piedi

«I ladri - aggiunge Tentorio - sono scappati a piedi, non so se nelle vicinanze o meno ci fosse un’auto. Si può sbucare anche in altri punti, vicino al parco di via California, ad esempio. E poi ci sono le corti. Sono arrivati i Carabinieri. L’intero fatto mi ha lasciato perplesso. I ladri non hanno paura nemmeno dei vicini che sono fuori di casa, a quell’ora, a fumarsi una sigaretta».

Si pensa a estendere la rete di quartiere per comunicare le incursioni.

«Fra tre o quattro di noi ci scambiamo messaggi via WhatsApp. C’è il Controllo del Vicinato? Bene, personalmente approfondirò la possibilità di aderirvi. Intanto, sabato c’è il cambio dell’ora: speriamo che i ladri non tornino in questa zona. Dove pure ci sono già stati dei furti».

Christian Galimberti

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