Saremo “Covid free” dal 15 giugno
Ma la zona bianca scatterà prima

A livello regionale il dato è di 56 casi ogni 100mila abitanti, la soglia è a 50 Como al momento è a quota 88. L’esperto: da luglio si arriverà a zero decessi

Tra una settimana, massimo dieci giorni, la Lombardia avrà i numeri per entrare nella zona bianca. A Como, invece, dovremo aspettare ancora due o tre settimane.

La discesa continua

Il trend disegna un calo costante della pandemia. Se la discesa dovesse continuare, come ormai appare scontato immaginare, tra il 28 maggio e il 2 giugno la nostra regione avrà meno di 50 casi settimanali ogni 100mila abitanti. Siamo già vicini essendo a 56. Questo è uno degli indicatori chiave per entrare in zona bianca, che vuol dire una quasi normalità, senza più coprifuoco, ma ancora con il distanziamento e le mascherine. A Como invece i casi settimanali ogni 100mila abitanti sono ancora 88. Quindi la discesa a 50 è attesa poco più in là, tra quindici massimo venti giorni, sicuramente prima del 15 giugno. Il numero dei casi nel Comasco è da sempre poco più alto rispetto alla media regionale. Così succede anche alla fascia di confine, a Varese e nelle vicine province piemontesi. Vale la pena precisare, però, che il passaggio alla zona bianca non si decide su base provinciale, ma riguarda l’intera regione.

Ormai comunque la curva della pandemia ha proiezioni sicure. Alla fine di febbraio le stesse proiezioni prevedevano un incremento esponenziale di tutti gli indici e così purtroppo è stato. I casi settimanali registrati a Como a inizio marzo viaggiavano sopra alle 2mila unità. Significa più di 250 casi ogni sette giorni per 100mila abitanti, il limite oltre il quale scatta il lockdown. C’erano 2.350 comaschi positivi costretti a casa. Negli ultimi sette giorni invece sono poco più di 500 i positivi nel Comasco. Insomma la curva tende allo zero.

Merito dell’arrivo dell’estate visto che, ormai è chiaro, il Covid è un virus stagionale. Ma è merito anche della campagna vaccinale. Il 42,5% dei comaschi sopra ai 16 anni hanno ricevuto la prima dose, il 17,3% l’intero ciclo vaccinale. Nel passaggio alla zona bianca contano anche i ricoveri. Negli ospedali della provincia i positivi oscillano oggi intorno ai 150 pazienti, quando durante l’ultimo picco c’erano più di 500 contagiati in corsia. Diversi reparti Covid hanno chiuso e i nosocomi stanno riorganizzando i loro servizi. Anche il Sant’Antonio Abate di Cantù, uno dei principali presidi impegnati nella lotta al Covid, non ha più positivi. Restano un centinaio di pazienti al Sant’Anna, l’ospedale che più di tutti ha retto a Como il peso della pandemia.

Quanto ai decessi siamo passati da picchi di venti morti al giorno, ad una media di dieci e, ora, contiamo uno o due decessi ogni ventiquattro ore.

Gli scenari

«Rispetto al migliore o al peggiore scenario - commenta Alberto Giovanni Gerli, ingegnere già vicino al Cts che ha redatto queste proiezioni – la Lombardia tra sette o dieci giorni avrà numeri da zona bianca. I positivi a Como come nella fascia di confine sono poco più alti, serviranno tra le due settimane e i venti giorni. Superati i contagi come successo in Inghilterra arriveremo più lentamente a zero decessi nella seconda metà del prossimo mese, da luglio».

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