Smantellata la curva degli Eagles
Pianella, se ne va un pezzo di storia

Le operazioni a Cucciago proseguono, ma il futuro si deciderà solo dopo le elezioni. Marson: «Iter burocratico molto lungo, ma noi continuiamo. Il territorio ci sta appoggiando»

Addio alla curva Eagles. Addio alle storiche gradinate: le lamiere su cui i tifosi hanno saltato per quasi mezzo secolo. Era inevitabile che finisse così. Il sogno prossimo venturo è la realizzazione del Nuovo Pianella, che passa attraverso la demolizione dell’intera struttura. Ma, ad ogni modo, al cuore biancoblu non si può nemmeno comandare.

Le emozioni sono emozioni. E il groppo in gola, pur con tutte le speranze e i desideri legati al nuovo palazzetto, sale eccome. Nelle scorse ore, sui social qualcuno ha iniziato a condividere le foto del Pianella senza più la curva Eagles. Smontata. Dietro, sono comparse pure le frasi allo spray. In nero, la scritta Eagles. In blu, la scritta 1990, l’anno di fondazione della tifoseria.

E poi, frasi da tifosi. Come «Siena: più che cavalli, asini». E altro di irripetibile, in linea con lo spirito ultras, in accostamento con Varese. Ce n’è anche per Milano. Ovvio. Le foto sono state scattate da Patrizio Colzani, un sessantenne di Vighizzolo di Cantù. Presente, in queste settimane, per lo smontaggio.

Proprio lui che, ragazzino, dava una mano a sistemare una panca qui e una là, quando il Pianella fu costruito. «Dopo aver contribuito 45 anni fa a realizzarla, con un gran magone ho assistito, mio malgrado, allo smantellamento di una delle curve più belle e importanti di Italia, quella degli Eagles 1990» scrive in un post che sta iniziando a essere condiviso via Facebook.

Tanto si smonta, tanto si progetta. A ricordare che si sta lavorando per un futuro, è il proprietario del palazzetto di oggi, Davide Marson, anche presidente della Pallacanestro Cantù.

È stata presentata una richiesta per l’uso temporaneo di deposito di legname, come già si era detto negli scorsi mesi. Il patron della Mia, commercio all’ingrosso di legno, ricorda che la procedura non si conclude dall’oggi al domani. «L’iter burocratico è molto lungo, ma noi continuiamo - dice Marson - Il territorio ci sta appoggiando, non siamo soli». Sembra che, per ora, la procedura di sportello unico per l’utilizzo come deposito sia congelata dal periodo preelettorale.

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