«Smog e rumori di motori e frenate»
È l’alba in piazzale Cai a Cantù

Un residente ha documentato con un video cosa accade nel nuovo capolinea dei bus. Il Comune aveva proposto due soluzioni: una barriera antirumore oppure delle siepi

Ore 6.50: una particolare ora di punta che, per i residenti di piazzale Cai Cantù, è la sveglia di ogni giornata. Quando ancora non sono le sette, fuori è buio e sotto casa ci sono gli autobus del trasporto extraurbano che partono verso Como e Monza. U

na rumorosa scena magari gradita a un appassionato di mezzi pubblici ma non a chi abita un paio di finestre sopra. C’è chi è arrivato anche a filmare, in un video, quello che succede ogni giorno. I bus con il motore acceso partono, si affiancano. Poi si mettono in colonna. I freni stridono.

Insistono i residenti di piazzale Cai Cantù. Prima la petizione. Poi i colloqui con l’amministrazione comunale di Cantù. Di mezzo, anche un esposto alla polizia locale di Cantù. Ora, dopo le nuove proteste, con aziende come Asf arrivate a mettere i cartelli per chiedere agli autisti di non accendere il mezzo prima della partenza - mossa necessaria per avere il veicolo caldo poco prima che salgano i passeggeri - è spuntato anche il video.

A girarlo, Vittorio Milici. «Abito in via Martin Luther King - scrive - A soli 20 metri dalle stanze di casa, ogni giorno, dal 9 giugno a oggi, passano e si fermano con i motori accesi, continuamente, un’infinità di bus».

Si comincia presto. «A causa del nuovo capolinea, i rumori cominciano alle 5 di mattina e proseguono per tutto il giorno, fino alle 22.45. Sempre a motore acceso. Sabato e domenica compresa».

Il Comune, attraverso l’assessore alla pianificazione viabilistica Paolo Di Febo, aveva già affermato di aver messo a disposizione ogni soluzione possibile. Prima, la piantumazione della barriera a verde. Che in un anno sarà cresciuta in modo soddisfacente. Infine anche la possibilità di finanziare una barriera antirumore.

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