Sorteggio al Monnet
La scuola non ci sta

Si cerca una soluzione più equilibrata ai problemi di distribuzione degli iscritti nel triennio

Il sorteggio non piace. Si cerca una soluzione all’apparenza più equilibrata nella ridistribuzione degli iscritti al triennio all’interno dell’Istituto Jean Monnet. In modo che non si debba ricorrere - a fronte delle preferenze espresse dai ragazzi per il corso di studio - all’altra soluzione. Ipotesi che ha già suscitato polemiche, come raccontato due giorni fa su “La Provincia”.

Sei le classi preventivate dalla dirigenza per il terzo anno. L l’obiettivo finale è quello di arrivare ad averne tre per l’articolazione di “Amministrazione, Finanza e Marketing” e altrettante per quella di “Relazioni Internazionali per il Marketing” in modo da rispondere alle preferenze messe nero su bianco dagli studenti senza stravolgere il percorso di studi scelto. Contemplando la possibilità di avere delle sezioni bilingue si vuole evitare il sorteggio, ipotesi necessaria nel caso in cui la dirigenza regionale bocci la proposta avanzata dal consiglio d’istituto che l’altro pomeriggio si è riunito in via Santa Caterina per trovare una soluzione a un problema esploso con la fine di giugno.

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