Specchietto, truffa a vuoto
Cantù, l’anziano non si fa fregare

L’episodio tra via Torre e via Ginevrina da Fossano

L’imbroglione è un uomo sulla quarantina

Tentata truffa dello specchietto ieri mattina al semaforo di via Cesare Cantù, all’incrocio con via Torre e via Ginevrina da Fossano. Vittima del tentato raggiro è stato un volontario dell’Auser. che stava trasportando un anziano ad un ospedale per una visita di controllo.

«Mi trovavo fermo al semaforo - racconta - A un certo punto vedo che arriva una persona a piedi, che urla come un ossesso. Poi picchia contro il vetri e mi fa segno di abbassare il finestrino. “Cosa vuole?” gli ho gridato con tutto il fiato che avevo in corpo, guardandomi bene dallo sbloccare portiere o finestrino. E lui di rimando: “Non si è accorto che mi ha rotto lo specchietto” inveiva contro di me imbufalito. Ho estratto il cellulare e ho finto di comporre il 112 e ho detto al truffatore che continuava a sbraitare: “Senta chiamiamo i carabinieri, così se c’è da fare una constatazione potremo farlo in modo ancora più amichevole”».

L’uomo, sulla quarantina, apparentemente connazionale, non appena sentita pronunciare la parola “carabinieri” avrebbe subito cambiato colore. «Si è volatilizzato in men che non si dica».

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