Stecchino salvato dall’abbandono
Ma servono soldi per curarlo

Appello dagli “Amici del Randagio” di Mariano per pagare l’operazione da 4mila euro alla quale il cane è stato sottoposto per salvargli la vita

Gli hanno dato un nome, Stecchino, e un’opportunità, perché tutti hanno il diritto ad averne almeno una nella vita, soprattutto se quella vita è appena cominciata. Ma adesso i volontari de Gli Amici del Randagio, l’associazione che gestisce il canile di Mariano Comense e quello di Erba, hanno bisogno di un aiuto, per poter continuare a dare opportunità anche ai tanti altri animali di cui si prendono cura.

E sarebbe davvero una bella storia di Natale, se si facesse avanti anche una famiglia che volesse prenderlo con sé. Stecchino ha due anni e nella notte tra domenica e lunedì è stato necessario sottoporlo d’urgenza a un’operazione chirurgica. Oggi è ancora ricoverato e le spese veterinarie ammontano a 4mila euro. Chi volesse aiutare lui e i volontari, può contribuire alla loro copertura.

Un cane giovane, di nemmeno due anni, uno di quelli che scherzando viene definito incrocio di mille strade, un meticcio in cui si possono intravedere tante razze, con due occhi che catturano, magro magro. Da qui il nome Stecchino. Da dove arrivi è impossibile saperlo, è stato trovato a Erba, legato a un lampione davanti ad un supermercato e lasciato lì ad aspettare l’accalappiacani.

Dopo la tappa al canile sanitario è quindi stata l’associazione a occuparsi di lui, ma subito ci si è resi conto che qualcosa non andava. «Non stava bene – spiegano – l’abbiamo portato a Mariano, per dei controlli, poi è stato trasferito in una clinica a Monza. Purtroppo hanno trovato una massa di 15 centimetri nell’addome ed è stato necessario operarlo d’urgenza perché c’era una forte infezione. Ci sono state prospettate due ipotesi, o procedere con l’eutanasia oppure operarlo».

«Noi abbiamo voluto tentare l’intervento, abbiamo voluto dargli una possibilità, perché ci sembra giusto darla a tutti. A maggior ragione visto che ha solo due anni». Nella notte tra domenica e lunedì è stato sottoposto a quattro ore di operazione, gli sono stati asportati la milza e un rene ma fortunatamente è uscito dalla terapia intensiva. Ha persino ricevuto una trasfusione di sangue, con un ospite del canile come donatore.

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