«Sto male, ho bisogno di soldi» Allarme truffa della finta nipote

Cantù Varie segnalazioni arrivate in questi giorni dal centro città, Cascina Amata e Vighizzolo. «Piangeva e parlava di un’operazione urgente e costosa». La donna di 76 anni non ha abboccato

Telefonano agli anziani fingendosi nipoti in grave difficoltà e chiedendo denaro per un’operazione medica urgente. Me sono pronti anche ad accettare gioielli, in mancanza di contante. Truffatori in azione in città in questi giorni, e sono sempre più numerose le segnalazioni. In centro, a Cascina Amata, a Vighizzolo. Ogni volta con lo stesso copione.

Una vera e propria emergenza sociale, fenomeno in crescita esponenziale che si registra nelle grandi città e nei piccoli paesi. Se in passato era ricorrente la presenza di finti operai delle società del gas o dell’acqua che cercavano di entrare nelle abitazioni dei malcapitati, oggi ricorre la truffa telefonica, particolarmente vile dato che fa leva sull’emotività di persone anziane e che vivano sole. Mercoledì pomeriggio, come racconta la figlia, hanno chiamato una donna di 76 anni che vive nella zona del centro cittadino.

Il racconto

«Era molto agitata – dice – tanto da non sentirsi bene. Mi ha spiegato di aver ricevuto una chiamata da una persona con una voce infantile che diceva di essere la nipote, di essere all’ospedale con la mamma, che stava parlando con i medici, perché, dopo aver avuto un forte mal di pancia, le era stata diagnosticata una grave malattia che richiede un’operazione urgente e costosa».

La truffatrice ripeteva di essere la nipote, e, quando la nonna l’ha chiamata per nome, ha utilizzato l’informazione continuando a ripeterlo, per essere credibile e commuoverla, piangendo per camuffare la voce. Per fortuna, nonostante la grande apprensione, la donna non ha perso il controllo e ha chiesto più volte di poter parlare con la mamma della bambina – quindi l’altra sua figlia – per capire cosa stesse accadendo e come poterli aiutare. Una volta compreso, quindi, che la vittima non aveva abboccato, i malviventi hanno riappeso. Per passare subito a un’altra. «Questa mattina (ieri per chi legge) – prosegue – la mamma ha parlato con un’amica, una donna di oltre 80 anni, che, quando le ha raccontato cosa le fosse accaduto, ha confessato che le era successa la stessa cosa. Chiamata alle 16, quindi dopo di lei. Sempre una voce molto giovane, in lacrime, che chiedeva soldi per un’operazione. In questo caso le hanno detto che, se non aveva denaro in casa, potevano mandare lì qualcuno a prendere dei gioielli».

«Bravi a carpire informazioni»

Anche in questo caso la potenziale vittima si è dimostrata in gamba e insospettita ha chiesto di parlare con il padre della ragazzina. Così, realizzato che ancora una volta non sarebbero riusciti a farsi aprire la porta e ad entrare in casa attraverso qualche complice, il loro obiettivo, i truffatori hanno attaccato. L’episodio in questo caso è avvenuto a Vighizzolo ma un terzo tentativo, lunedì, era accaduto a Cascina Amata. Stesso identico copione, e anche con lo stesso epilogo.

Il fatto è stato segnalato ai carabinieri: «Purtroppo questi truffatori sono bravissimi – osserva amara – riescono a carpire informazioni e a usarle per confondere le vittime. E il timore è che qualcuno possa cadere nella trappola e farli entrare in casa. Quello che mi domando è come facciano ad andare a colpo sicuro, chiamando sempre persone anziane e sole. La mia grande paura è che possano prenderli di mira e poi controllare dove vivono».Per questo è importante mettere in guardia il maggior numero di persone possibile.

Silvia Cattaneo

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