Stroncato dal male a 35 anni
Muore papà di Intimiano

Paese in lutto per la scomparsa di Massimo Filomena nella serata di Pasqua. Lascia la moglie e un bimbo di tre anni. I funerali questa mattina alle 10,30. Sul web centinaia di messaggi di cordoglio degli amici

Come si fa a dire a un bimbo di appena tre anni che papà, adesso, non è più in ospedale. Che non c’è più perché è morto. Come si può dire una cosa del genere. Come.

Questo si chiedevano ieri i familiari di Massimo Filomena, strappato alla vita da una malattia a 35 anni, nella tarda serata di Pasqua. Conosciutissimo a Intimiano, il paese dove è cresciuto, il giovane papà, oltre al piccolo, lascia la moglie Susanna.

«Ciao amore mio... Proteggi da lassù il nostro piccolino. Ti amo tanto», il ricordo della donna lasciato su Facebook, insieme a una foto del papà che, seduto su una macchinina, fa ridere il bimbo, tra il letto matrimoniale e la culla, in un momento di gioco.

Chiuso per lutto sia ieri che questa mattina, in occasione del funerale, il Bar Gelateria Frigerio di corso Ariberto: i gestori sono vicini parenti del papà. Ma per lui, oggi, piangono anche tanti amici. Massimo, un lavoro in Svizzera in un’azienda di ricambi per automobile, in questi anni aveva preso casa a Cantù.

Negli ultimi mesi, per la malattia, era ritornato a Intimiano, insieme alla moglie e al bimbo. Aveva smesso di lavorare prima di Natale, per colpa di quel male che i medici gli avevano trovato in testa. I funerali saranno oggi, mercoledì 30 marzo, alle 10.30, nella chiesa di San Leonardo, a Intimiano. Sul web centinaia di messaggi di cordoglio degli amici.

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