Tabu, showroom o museo
al consorzio Pac di Cantù

Sade Immobiliare, società della famiglia Tagliabue, ha formalizzato l’acquisto dell’edificio di via Milano. Il patron Enrico: «La prima ipotesi è di allestire uno spazio espositivo. Ma è possibile anche pensare ad altre forme»

L’ambito resta sempre il mondo del legno. Perché, cambiata la proprietà, è come se l’immobile del fallito Consorzio Produttori Artigiani Canturini di via Milano, per tutti il Pac, fosse ancora rimasto in un certo senso della Cantù del mobile. A comprarlo, per un prezzo di 423mila euro, è stata infatti la Sade Immobiliare, una società dietro la quale vi è la famiglia Tagliabue della Tabu di via Rencati. È il cavaliere Enrico Tagliabue, patron del noto marchio di piallacci e legni multilaminari, a confermare l’acquisto. «È così, esattamente - dice - il primo scopo è quello di allestire uno showroom o un museo Tabu. Ma è possibile anche altro: sarà il tempo a suggerire la destinazione d’uso».

I servizi su “La Provincia” di sabato 5 marzo 2016

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