Tasse comunali, non in estate
Cantù le fa slittare in autunno

Annuncio del vicesindaco sui tributi locali, dai rifiuti all’occupazione del suolo pubblico. Congelati incassi per 2 milioni. «Momento difficile, proviamo a dare respiro a cittadini e imprese»

Una ripartenza difficile, soprattutto per le famiglie e le attività, con l’economia che fatica a girare. E il Comune, quindi, che decide di prendere provvedimenti. La Giunta, come riferisce il vicesindaco Giuseppe Molteni, ha infatti deciso di far slittare a dopo l’estate e in parte all’inizio del prossimo anno il pagamento, come prima misura d’emergenza, di alcune tasse. Come la tassa rifiuti. E la tassa d’occupazione di spazi e aree pubbliche, legata, questa volta, agli ambulanti dei mercati, i quali vanno così ad aggiungersi a baristi e ristoratori, che già hanno iniziato a beneficiare di iniziative simili. Il Comune rinuncia così, almeno in questi mesi centrali dell’anno, ad incassare quasi 2 milioni. «Il momento è difficile - dice Molteni, Lega - vogliamo provare a dare respiro a cittadini e imprese. E stiamo valutando, nel mentre, anche ulteriori iniziative».

Per la Tari 2020, è stata disposta la sospensione del pagamento fino al 30 settembre 2020. Gli avvisi di pagamento saranno suddivisi non in due rate, come negli scorsi anni, ma in tre, per poter diminuire anche i singoli importi. Quindi: 30 settembre e 31 dicembre 2020 e 31 marzo 2021. Tosap 2020 per gli ambulanti dei mercati, con relativa tariffa rifiuti giornaliera: anche qui, sospensione del pagamento fino al 30 settembre. Rate rimodulate in tre rate, tutte di pari importo, con scadenza 30 settembre, 30 novembre e 31 dicembre 2020. Non si terrà conto dei giorni in cui il mercato è stato sospeso a causa dell’epidemia di Covid-19.

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