Tolte le sanzioni, tornano gli evasori
A Mariano mensa in rosso

Buco da 140mila euro. L’assessore: «Abbiamo incaricato un’agenzia di riscossione, arriveremo fino ai pignoramenti»

Il boom di pagamenti è avvenuto solo sotto la minaccia dello stop della mensa ai figli dei genitori morosi.

Perché una volta venuto meno il diktat lanciato dal sindaco Giovanni Marchisio, sono calati anche i versamenti delle famiglie che avrebbero dovuto mettersi in linea con i bollettini dei pasti a scuola.

A renderlo noto è l’assessorato all’Istruzione di Mariano che traccia un bilancio delle azioni svolte per rientrare del debito maturato da mamma e papà sulla refezione tra l’asilo e le elementari: il totale è di 140 mila euro di mancato incasso su cui pesano situazioni incancrenite dal 2011 a oggi.

Seppur non di molto, «Rispetto a questa primavera il credito che il Comune vanta verso gli utenti è sceso» spiega l’assessore Lara Citterio.

«Allora si parlava di 156 mila euro di debito, ma legando l’iscrizione al servizio per il nuovo anno alla regolarizzazione dei pagamenti pregressi, nel periodo tra maggio e giugno 2018 molte famiglie si erano premurate di versare quanto dovuto. La decisione aveva innescato un effetto spauracchio e così siamo rientrati di circa 12 mila euro in soli due mesi».

A fine giugno la svolta: con sostegno dei pentastellati, la maggioranza aveva bocciato il diktat «niente mensa ai morosi» nella convinzione che il servizio vada sempre assicurato ai bambini. L’assessore: «Abbiamo incaricato un’agenzia di riscossione, arriveremo fino ai pignoramenti»

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