Un altro furto a Cantù Asnago
Rubati ricordi per migliaia di euro

Forzata la portafinestra in una corte di via I Maggio: casa sottosopra. «La refurtiva in oro aveva un grande valore affettivo, che si tramandava da generazioni»

In una corte di via Primo Maggio. Dove, incuranti degli altri residenti, i ladri, al piano terra, hanno forzato una portafinestra e sono entrati nell’appartamento. Dove sono stati derubati due pensionati, usciti di casa poco prima. Un colpo non male, devono aver pensato i ladri: fatti due conti, sono spariti almeno 8mila euro in oro e 400 euro in contanti.

La zona colpita si trova al di là della ferrovia rispetto alla stazione di Cantù-Cermenate. Una strada secondaria ma dove si trovano diverse abitazioni. Quando non sono corti vecchio stile, sono case che si guardano l’un l’altra in faccia. E dove, anche in orari non consueti, non manca un certo viavai di vicinato. Ma, ad ogni modo, per topi d’appartamento che magari credono di non avere nulla da perdere, va bene anche così.

«Sono entrati qui come negli altri posti, e basta - le prime parole, sconsolate, del derubato - Erano circa le 18.30. Ci hanno tenuto d’occhio».

La stessa sensazione avuta da chi ha subito un furto in via Citterio, non molto lontano. «Si sono presi quello che c’era - prosegue il residente - Tutto l’oro. Che poi non era mio. Ma della mamma, del papà. Si era accumulato. Erano più ricordi che altro. Non è che noi possediamo chissà cosa. Ma erano ricordi dei genitori che sono morti. E che noi abbiamo ereditato».

Il valore di quanto preso? «Il valore c’era: diciamo tra gli 8mila e i 10mila euro. Soldi ce n’erano pochi. Ma si sono presi anche quelli: 400 euro - aggiunge con amarezza il pensionato, il quale si è rivolto ai Carabinieri di Cantù - Di solito non teniamo contanti. Come molti abbiamo il bancomat, che usiamo anche per andare a fare la spesa. Appunto perché sappiamo che ci sono in giro i ladri. Ma è qualcosa che uno non pensa mai. Finché non gli capita».

Nella corte c’è anche un vicino altrettanto scosso per l’intrusione dei ladri. Negli anni, a dire il vero, lui stesso ha subito un paio di tentativi. Ma, come lui stesso dice, non denunciati. Compreso un parziale scasso alla serratura di casa. Ha visto la baraonda seminata dai ladri dal vicino in queste sere: una vergogna, dice, il modo in cui è stato messo sottosopra l’appartamento. Qualcosa di indescrivibile.

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