Un anziano deceduto al giorno
Ora tamponi a ospiti e operatori

Cantù: saranno effettuati oltre 550 test. I sindacati: «Positivi alcuni dipendenti»

Negli ultimi tre giorni, alla sede di via Galimberti della Fondazione Rsa Garibaldi-Pogliani, ci sono state 3 morti sospette. E in totale, il numero dei deceduti del periodo più recente ha già doppiato i morti di marzo: 4 il mese scorso, nella normalità degli altri periodi, 8 nelle ultime due settimane circa. La direzione avrebbe voluto cominciare ben prima con i tamponi. Ma solo qualche giorno fa è stato possibile avere la collaborazione di Ats, in un periodo non semplice per nessuno.

Da capire se i tre decessi, tutti improvvisi - infarti: si è letto che il coronavirus è forse in grado di attaccare anche il cuore - abbiano causato, in precedenza, contagi. Lo si saprà nei prossimi giorni: si stanno effettuando i tamponi a tutti i 300 ospiti, tra le strutture di via Galimberti, via Fossano e, fuori porta, Capiago Intimiano. E a tutti i 250 lavoratori e collaboratori della Rsa.

Ed è proprio seguendo il filo dei tamponi a Cantù, che si arriva ai dettagli di quanto sta avvenendo all’interno della Rsa. Sempre in città, al test, sono stati sottoposti i circa 30 dipendenti de La Cascina Global Service, impegnati in varie mansioni all’ospedale Sant’Antonio Abate di via Domea. Per le Rsa, tra i sindacalisti, è Alessandra Ghirotti, Fp Cgil, a riferire il clima tra i lavoratori. «Si stanno effettuando tamponi ai lavoratori che devono rientrare dalla malattia - dice - Sappiamo di qualche positivo tra gli operatori. Abbiamo chiesto di sottoporre tutti a tampone».

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