Un professore canturino in Islanda è il miglior docente di musica della capitale

La storia Alessandro Cernuzzi si è trasferito a Reykjavik dal 2006, dove si è laureato in Canto Premiato per le sue capacità di relazionarsi con i bimbi: «Insegno attraverso giochi ed esercizi»

E’ canturino il miglior insegnante di musica di Reykjavík.

Alessandro Cernuzzi, grazie ai suoi progetti didattici innovativi dedicati ai bambini, è stato proclamato il docente di musica più bravo tra quelli che lavorano all’interno dei settanta asili della capitale islandese e dei suoi dintorni. Un riconoscimento, deciso dalla Commissione scolastica e dei programmi del doposcuola di Reykjavík, che gli è stato consegnato nei giorni scorsi e che porta lustro anche all’asilo Klambrar dove insegna.

Nato e cresciuto a Cantù, si è trasferito in Islanda nel 2006 e nella terra dei ghiacci si è laureato in conservatorio in Canto e Composizione musicale, ha cantato nel “Don Carlo” e nel “Fantasma dell’opera” all’Harpa Concert Hall (il Teatro alla Scala islandese) ed è anche diventato uno chef professionista, ma questa è un’altra storia.

Lo scopo del riconoscimento è quello di fornire al personale scolastico motivazioni positive e promuovere l’innovazione nella didattica a beneficio dei più piccoli. Il progetto “Tónlistaráhugi” diretto da Alessandro Cernuzzi alla Klambrar Kindergarten, è stato premiato perché, come si legge nelle motivazioni: «Riesce a far conoscere la musica ai bambini attraverso ambiziose attività musicali. I bimbi vengono introdotti alla teoria della musica, alle canzoni popolari islandesi e agli strumenti, in un modo senza pari». La recensione della Commissione afferma inoltre che il percorso “aumenta le opportunità di apprendimento dei piccoli e incentiva la loro partecipazione non solo in ambito musicale».

«Sono felice di questo riconoscimento e grato dell’opportunità che mi viene offerta dalla scuola che mi lascia carta bianca sui progetti all’interno dei programmi didattici – racconta Alessandro Cernuzzi – iniziative che vengono realizzate grazie alla fondamentale cooperazione tra colleghi».

L’idea che sta alla base di “Tónlistaráhugi” è quella di costruire attività che stimolino i bambini: «Creare situazioni in cui l’apprendimento avviene attraverso giochi ed esercizi che invitino i bimbi a partecipare, ed è importante per me come insegnante prendere parte ai giochi che facciamo, non sono mai in disparte e questo crea un rapporto di fiducia tra me e i bambini.

Altro aspetto è quello di non forzarli mai a partecipare, cerco di stimolare il loro interesse ma non li forzo, sono molto piccoli, la strategia è di creare una situazione gioiosa e di amicizia». All’interno dell’asilo, Cernuzzi ha anche organizzato un coro di bambini che canta regolarmente per i genitori e le case di riposo.

Gli asili in Islanda, come in Italia, sono sempre più multietnici con bimbi che arrivano da tanti Paesi del mondo e che spesso non parlano la lingua locale:.

«Strumento di comunicazione»

«La musica diventa uno strumento di comunicazione importante per loro, utile per imparare a scrivere e a conoscere l’uso delle lettere».

«I bambini amano queste sfide vogliono provarci, capiscono molto più di quanto si pensi, alcuni riescono a leggere le note e le scrivono, comprendono che la musica non è una “cosa” che si ascolta in sottofondo mentre si sta facendo altro, ma è una lingua universale che si può imparare per comunicare e trasmettere emozioni».

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