Una Pasqua da tutto esaurito
«A Cantù segnali di ripresa»

Diversi ristoranti sono da tempo al completo in vista dei prossimi giorni, un successo anche l’asporto. «C’è voglia di stare insieme, ma attenzione al Covid»

Tutto esaurito o quasi nei ristoranti per Pasqua. Con tanta voglia di uscire da quanto è già durato sin troppo: due anni dall’inizio della pandemia, in effetti, non sono pochi. E in strada si respira una certa voglia, con l’inizio della primavera, di ritornare alla normalità.

Anche se, in realtà, i contagi Covid, qualche scherzo alle prenotazioni, saltate proprio in questo periodo, lo stanno ancora provocando. Ma se c’è chi, per il Sars-Cov-2, non può mettersi a tavola e deve starsene a casa, ecco che viene subito sostituito da chi, tra una telefonata e l’altra ai locali quasi tutti pieni, fatica a trovare un posto.

A Cantù, città dove gli esercizi pubblici sono in costante crescita da qualche anno a questa parte, è la ristorazione, in questi giorni, a sorridere. Un esempio possibile arriva dall’Usteria Pianela di via Volta. «Per Pasqua, siamo pieni da una settimana - dice Matteo Boghi, che gestisce il locale insieme ad Alessandro Corrado - Avremo una settantina di persone in presenza e proprio oggi (ieri, ndr), abbiamo dovuto bloccare gli asporti di domenica, anche in questo caso arrivati a decine. In tanti chiamano. L’asporto di Pasqua avevamo iniziato a proporlo a maggior ragione dopo che il locale si era riempito. Finché è stato possibile con i limiti di fornitura».

L’articolo completo su La Provincia in edicola oggi, 15 aprile

© RIPRODUZIONE RISERVATA