Un’unica rete di telecamere
Alleanza canturina contro i ladri

Cantù condividerà le segnalazioni dei sospetti con le amministrazioni vicine. Gli impianti che leggono le targhe scoprono in tempo reale i veicoli rubati o non in regola

Una grande rete di telecamere che, ora, “si parlano fra loro”. Contro ladri e rapinatori, si uniscono i vari impianti di telecamere leggitarghe in entrata e in uscita dei territori comunali. Per provare ad essere efficaci anche contro gli autori dei furti negli appartamenti.

Si iniziano così a costruire reti, soprattutto, tra Comuni confinanti. Per scambiarsi i dati delle auto rubate, segnalate o sospette. Che passano ora in un punto del territorio, ora nell’altro. Nell’idea di scoraggiare o incastrare direttamente i malviventi.

E non mancano gli esempi. Il “grande recinto” di Alzate, come è stato denominato il progetto di videosorveglianza tra Alzate, Brenna, Orsenigo, Anzano del Parco e Alserio, è propenso a condividere le informazioni con Cantù. E anzi a mettere telecamere di avamposto nel territorio della Città del Mobile.

«Noi sindaci non possiamo pensare che la sicurezza dei nostri territori finisca sul confine del nostro Comune - le parole del sindaco di Alzate Massimo Gherbesi - E lo vediamo in primis sulle attività che bene o male tutti noi stiamo facendo con le polizie locali. Come Comune di Alzate, stiamo già dialogando per un discorso di varchi, di videosorveglianza, in continuità, oltre ai Comuni che rappresentiamo come polizia locale, anche con la connessione informatica del Comune di Cantù. Con cui ci stiamo già interfacciando».

Ma a sud del territorio che fa riferimento a Cantù, c’è anche Novedrate. I cosiddetti varchi, come si chiamano le leggitarghe, qui non sono ancora nati. Eppure, già progettano di unirsi con Figino e Carimate.

© RIPRODUZIONE RISERVATA