«Zone rosse, pasticcio del governo»
Ma ora Cantù potenzia le pattuglie

Il sindaco: «A marzo ci lasciò soli, ora ci dà transenne per chiudere le strade». Ipotesi di controlli serali fino all’una, come nel lockdown. Al vaglio la movida in piazza

Nei mesi scorsi, con l’Italia in pieno lockdown, il sindaco Alice Galbiati ironizzò sul fatto che il primo ministro Conte avesse definito i sindaci italiani le prime sentinelle del governo, dicendo che poi queste sentinelle venivano lasciate sole «con arco e frecce».

Ora, all’indomani del nuovo dpcm, conferma: «Di questo pasticcio, una cosa è certa: a marzo ci aveva dato arco e frecce per combattere il Covid, oggi ci dà transenne per chiudere le strade».

Come quelle che il Comune ha dovuto posizionare nel parcheggio di via Caduti di Nassiryia per evitare il caos visto l’afflusso delle auto di chi si sottopone al tampone. Intanto ci si prepara a potenziare i pattugliamenti della polizia locale, per garantire un controllo mirato sul rispetto delle misure anticontagio, così come avveniva in primavera. I sindaci, viste le nuove disposizioni, potranno decidere di istituire delle zone rosse, chiudendo dopo le 21 aree delle città per impedire assembramenti. Ora, dopo le proteste di Anci, la chiusura di strade e piazze sarà possibile solo d’intesa con prefetti e Ats.

«Sbavature? A marzo ci stavano»

«Personalmente sono sconcertata – commenta il sindaco Alice Galbiati -. Sto seguendo il pasticcio sulle competenze alla creazione di zone rosse a livello locale. A marzo si poteva anche accettare qualche sbavatura dettata dall’impreparazione all’emergenza, ma non ora, dopo mesi ad attendere la seconda ondata». A Cantù, per il momento, nessuna decisione è presa su piazza Garibaldi, il cuore cittadino della movida. «Quando si chiarirà di chi sono le competenze - conferma - valuteremo».

Intanto, non si resta fermi. Era già nell’intenzione dell’amministrazione riproporre, come già avvenuto negli ultimi due anni, un apposito pacchetto sicurezza per i mesi invernali da attivare nel periodo peggiore, quello in arrivo tra qualche settimana, con il cambio dell’ora, quando scenderà prima il buio. L’anno passato, da novembre, sono partiti i pattugliamenti serali della polizia locale, predisponendo un incremento del 30% nelle ore di servizio. Il che ha significato che dalle 17 fino alle 21.30, le pattuglie erano operative sul territorio su tre turni, coprendo la fascia oraria più problematica.

Oltre il 30% dello scorso anno

«Intendiamo proseguire il percorso già iniziato in questi mesi – spiega l’assessore alla Sicurezza Maurizio Cattaneo – con costante scambio e comunione d’intenti con associazioni di categoria, negozianti, baristi. Da parte loro c’è stato un grande aiuto. Ovviamente dobbiamo adeguaci e fare il possibile per garantire il massimo rispetto delle regole». Da qui l’intenzione di rimettere le pattuglie per le strade fino all’1, come avvenuto durante il picco dell’epidemia, nei mesi scorsi.

«Stiamo valutando di potenziare i controlli serali – prosegue – da una parte perché ci avviciniamo al periodo dell’anno più delicato sul fronte dei furti, e ora per queste ulteriori necessità di monitoraggio. L’anno scorso l’aumento nelle ore di servizio era stato del 30%, ora stiamo provando a capire se sia possibile anche fare qualcosa di più». Magari con l’aiuto della Regione, che già nei mesi scorsi ha erogato contributi agli enti locali per coprire i costi delle ore di straordinario degli agenti.

Silvia Cattaneo

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