Difenderò la pensione in ogni modo

L'idea della gentile sig.ra Fornero non mi pare rientri nel discorso "equità" del nuovo premier. Con che faccia cambia il sistema di calcolo ed età a chi ha iniziato a lavorare a 15-17 anni? Questa generazione dovrà lavorare una cinquantina d'anni e poi essere anche penalizzata nel calcolo, senza più tempo per costruirsi senza svenarsi una pensione integrativa?
Forse sarebbe meglio recuperare qualche soldo prima di tutto dalla "casta", dai baby pensionati, dai falsi invalidi. I nostri politici faranno il bel gesto di eliminare il vitalizio dalla prossima legislatura perché i diritti acquisiti non si toccano. Solo i loro ovviamente. I nostri si possono calpestare.
Io sono disposta a lavorare qualche anno in più perché la vita media si è allungata ed a 55-58 anni ci si sente ancora giovani e si ha ancora voglia di dare qualcosa nel lavoro  per certi lavori), ma non accetto il sistema contributivo pro rata. Se dovessero essere confermate queste voci, a questa generazione non rimane che intraprendere una class action. Ho 55 anni e 37 anni di contribuzione. Non intendo accettare questa cosa passivamente. Già ne dovremo accettare altre di bastonate.

Patrizia Colli
Appiano Gentile

Il governo dei professori  mi sembra confrontato con un'impresa titanica. Dovrebbe mettere mano ai privilegi della Casta e azzerarli (ormai far finta di ridurli non basta più), far pagare le tasse a chi non le ha mai pagate, debellare la piaga dei falsi invalidi, riformare con equità il sistema pensionistico, il tutto senza perdere di vista l'imprescindibile esigenza di rilanciare i consumi e l'economia.
Insomma, coniugare una manovra da sangue, sudore e lacrime con l'equità sociale sarà la grande sfida del prof. Monti. Se ci riuscirà, la pace sociale sarà garantita. In caso contrario, prepariamoci al peggio, perché la gente ha raggiunto la soglia massima di sopportabilità. E allora, altro che class action.

Pier Angelo Marengo
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