Non siamo più padroni dei nostri soldi

Man mano che i giorni passano dalla manovra Monti escono nuove sorprese. Il prelievo dal proprio conto della cifra superiore a mille euro, significa che la Banca invia la segnalazione all'Agenzia delle Entrate. Pensate, per esempio, al pagamento per le badanti, perfettamente in regola. Tale operazione verrà segnalata all'Agenzia da parte della Banca. Poi cosa succede? Nessuno lo dice.
I negozi devono segnalare, penso mediante codice fiscale del cliente, quando vendono beni del valore superiore ai tremila euro sempre all'Agenzia. I pensionati al minimo non ricevono più il denaro in contanti ma devono aprire un conto corrente bancario. Pensate a queste persone sparse in tutta Italia nei paesini montani dove non esiste banca ma solo un ufficio postale  con apertura due volte la settimana. Le cartelle pazze per le quali sino ad ora era permesso il ricorso prima del pagamento, con le nuove norme divengono immediatamente esecutive e devi versare almeno un terzo dell'importo e poi ricorrere. Se sei in regola, visti i tempi italiani, ti verrà restituito fra qualche anno. Molte di queste norme, ci dicono, servono per smascherare gli evasori. In realtà siamo diventati uno stato di polizia fiscale.

Elio Guanziroli
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Ogni sua parola è da sottoscrivere. In nome di una lotta all'evasione la cui efficacia rimane tutta da dimostrare, si rende impossibile la vita a milioni di cittadini, chi più chi meno tutti soggetti deboli. Intanto i furbetti continueranno a fare quel che hanno fatto fino ad oggi e a restare impuniti.
La verità è che non siamo più padroni del nostro denaro e mi stupisce che i sindacati e gli stessi politici non abbiano speso una parola sull'estrema gravità di questi provvedimenti.
A mio avviso si tratta di misure inutili, perché non servono allo scopo che si prefiggono, dannose, perché deprimono l'economia e di dubbia legittimità. Insomma, proprio la botta finale, quella che mancava per l'ingresso trionfale nella recessione.

Pier Angelo Marengo
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