I "grillini" sono convinti che anche Lui sia contro il "sistema Italia"? Non è così, basta guardare come si muove al Sud. Come tutti i partiti che hanno bisogno anche dei voti meridionali, se ne guarda bene dal toccare certi argomenti. Se come dice vuole arrivare al 100%, ha bisogno anche dei voti dei lavoratori socialmente utili di Napoli, di Palermo, dei 30 mila forestali calabresi e dei 50 mila dipendenti della Sicilia, di tutta quella pletora di apparato pubblico in sovrappiù e nulla facente, ma votante. La prima nuotata fra Scilla e Cariddi la puoi fare, ma la seconda, se non fai il "bravo", ad aspettarti non ci saranno solo i fans.
Massimo Di Matteo
La questione economico-sociale non riempie, come altre, l'agenda grillina. È un'assenza vistosa e sorprendente. Perché non basta ricondurre sui binari etici la politica, bisogna riportare al funzionamento l'economia. Ridare il lavoro a chi l'ha perduto, aiutare le imprese, rilanciare il mercato. Se nessuno più consuma, e la recessione avanza, non c'è abolizione di privilegio della Casta che possa risolvere i problemi dell'Italia. Ma per far questo ci vuole, come si dice, ampia convergenza parlamentare, intesa fra i principali partiti, spirito di coesione nazionale. Sembra bolsa retorica, e invece non lo è. È pragmatismo. Difatti il presidente della Repubblica insiste per un governo che incarni quest'idea, e metta gl'interessi del Paese davanti agl'interessi di ciascuna forza politica. A differenza di ciò che sgradevolmente ha fatto intendere il capogruppo al Senato dell'M5S, Napolitano è ben sveglio. A dormire profondamente sono altri. E non solo nell'obsoleta partitocrazia.
Max Lodi
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