Dedicato a certa gente che protesta

Le lamentele dei lettori comaschi espressione di un disagio che cresce

Cara Provincia,
volevo esprimere la mia opinione per quanto riguarda le lamentele di alcuni vostri lettori sui disagi di domenica 18/10/2008 causati dalla gara amatoriale di ciclismo.
Questi lettori, come tante altre persone che hanno espresso un giudizio negativo sulla manifestazione avvenuta, perchè non si lamentano anche quando avviene la sfilata del palio del Baradello, della fiera di Pasqua o del rally città di Como?
Non ci sono per caso disagi di traffico causate anche da queste manifestazioni? E poi una gran fondo di ciclismo non si può far gareggiare nell’autodromo di Monza. Comunque concludo che se alla domenica il prezzo del carburante lo portassero a €5,00 il litro, voglio vedere quanti si possono  permettere di circolare. Certa gente prima di parlare a vanvera o inveire, è meglio che colleghi il proprio cervello.    
Luigi Dossena
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Gentile signor Dossena,
"certa gente" è la nostra gente, che si ostina a vivere in questa bella città sempre meno vivibile, che vorrebbe vederla diversa e migliore, e che ha tutto il diritto di protestare quando le cose non funzionano. "Certa gente" non parla a vanvera, è abituata a ragionare con la propria testa e il cervello sempre collegato, dovendosi ogni santo giorno misurare con le mille difficoltà del vivere. Proprio perché è ben presente e vigile, percepisce con chiarezza un dettaglio che forse a qualcuno sfugge: che nessuno, per nessun motivo, ha il diritto di paralizzare una città. Purtroppo a Como questo copione si ripete con eccessiva frequenza.
"Certe gente" non ce l’ha con i ciclisti, ma con chi organizza in modo maldestro tutte le manifestazioni che, in quell’imbuto assediato dalle auto che è la convalle, incidono su una viabilità già precaria e sempre al limite del collasso. E ancor di più "certa gente" protesta con chi concede autorizzazioni e nulla osta e poi, di fatto, se ne lava le mani, lasciando tutti nelle peste. E, se mi consente il calembour, lasciando che "certa gente" si scanni con altra gente. Il traffico a Como è un’emergenza quotidiana, con la quale tutti ci misuriamo ogni santo giorno, ma quando il problema si ripresenta anche la domenica, allora "certa gente" perde la pazienza. L’anno scorso abbiamo assistito alla stessa scena. Ma l’esperienza non ci insegna nulla. Il tempo passa e mentre Como decide che cosa fare da grande, "certa gente" dovrebbe forse tacere per non disturbare il manovratore?

Pier Angelo Marengo
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