Il nuovo governo e i clandestini: una barzelletta

Leggi e decreti non riescono ad arginare il fenomeno

Cara Provincia,
il problema dell’immigrazione clandestina in Italia è diventato una vera barzelletta. Il nuovo governo, come i precedenti, sta emanando leggi su leggi e decreti a raffica per cercare di arginare un fenomeno che sta per travolgere l’equilibrio europeo e molte menti eccelse si susseguono nelle formule più intelligenti, fondate su diritti e doveri, validi per chiunque si appresti a valicare le nostre frontiere ormai divenute buchi neri di un territorio che appare una terra di nessuno. Ma questi signori si sono mai domandati se costoro - gli immigrati clandestini, intendo -  sanno leggere? Perché nel caso fossero analfabeti, ci sarebbe veramente da ridere! Perché succede proprio questo: più "questi" scrivono e più "quelli" arrivano come se non ci fosse scritto nulla.
E se fossero davvero incapaci di leggere? E’ come cercare di spiegare il teorema di Pitagora ad un pigmeo del Borneo: una bella vignetta umoristica. E se anche sapessero leggere, sono in grado di capire le nostre allucinanti elucubrazioni? In realtà costoro partono da ogni dove con viso sereno, come in vacanza, come degli invitati, degli amici: non è che hanno capito al contrario? Come mai tutti quei visi sereni una volta giunti in patria come tanti parenti che non vedevano da tanto tempo?
<+LET_FIRMA>Alberto Vitelli
<+LET_PAESE>Como

<+LET_CORSIVO>Sinceramente non riesco a vedere i volti sereni che vede lei. Mi sembra piuttosto che ci sia in quegli occhi tutta la sofferenza di un’umanità dolente, in fuga per i più diversi motivi. Certo, forse non tutti nobilissimi.
Mentre scrivo queste poche righe scorrono in tv le immagini del rientro a Porto Empedocle della nave Sirio, che ha recuperato al largo delle coste libiche 27 naufraghi, fra cui sette donne, soccorsi giovedì pomeriggio dal motopesca Ariete di Mazara del Vallo. Sono gli ultimi, ma solo per il momento. Sappiamo che altri ne verranno. Sbarcano i vivi, i sopravvissuti. E sbarcano i morti, chiusi nei teli scuri, mentre gli scogli di Linosa restituiscono ogni giorno i corpi affioranti dell’ultima strage nel Canale di Sicilia. Questo è lo spettacolo di desolazione al quale tutti, da anni, assistiamo. Poi c’è chi ci marcia, chi sfrutta questi miserabili e si arricchisce: costoro andrebbero colpiti. Contro l’immigrazione clandestina qualcosa bisogna pur fare: il nuovo governo ci sta provando, e non ha la bacchetta magica. Ma il problema è troppo complesso e drammatico perché lo si possa ridurre ad una battuta.
<+LETCARA_FIRMA>Pier Angelo Marengo
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