La privacy telefonica dei politici

Il disegno di legge in discussione contiene pesanti sanzioni per i giornalisti


Grazie, Presidente, ancora una volta per la sua tempestività.
Era ora che qualcuno ponesse fine allo scandalo delle intercettazioni. Questo strumento diabolico ha permesso a giudici senza scrupoli di accusare dei medici che volevano arrotondare il loro stipendio per comprare qualche SUV in più alla figlia o all’amante... quante storie per qualche povero Fantozzi o signora Pina a cui è stato asportato un rene o un seno!
E hanno permesso di accusare dei galantuomini come Ricucci, Fiorani, Fazio, Moggi o Vittorio Emanuele che esercitavano il loro diritto di arricchirsi o di acquisire più potere... Chissà perché ci sono degli italiani convinti che queste inchieste siano servite a far conoscere questi affari privati! Non era meglio se non si sapeva nulla?
Convinca lei gli italiani che non succede niente di illegale in Italia, che non solo le intercettazioni sono inutili, ma  anche le indagini. Perché dobbiamo pagare centinaia di giudici e migliaia di impiegati se alla giustizia pensa il nostro presidente?
Mi consenta, attivi i grandi giornalisti delle sue TV per convincere il paese che non c’è corruzione, che la criminalità non è un problema, che mafia, camorra e ndrangheta non esistono. Saremo tutti più felici, e voteremo tutti solo per lei.
Giancarlo Stasi
Como

Caro Giancarlo,
 come si diceva una volta?«Taci che il nemico ti ascolta». Questa volta si tratta di individuare il nemico. La mia impressione è che i nostri politici lo abbiano scovato tra quei giornalisti che hanno il maledetto vizio di pubblicare "perle" come l’«abbiamo una banca» pronunciato da Fassino al telefono con Consorte e i resoconti delle chiamate di Berlusconi non ancora premier con Agostino Saccà sulle veline da raccomandare. Il sospetto è fondato se si pensa che il disegno di legge in discussione contiene sanzioni pesanti per i giornalisti (che rischiano tre anni di galera). Siamo certi che se passerà nessuno si azzarderà più a pubblicare qualunque brandello di intercettazione. Come giustamente lei sottolinea non è che abolendo le intercettazioni si cancellino i reati ma non credo che la faccenda interessi più di tanto ai politici. L’importante per la Casta è tutelare la propria privacy telefonica.

Francesco Angelini
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