Sosteniamo il Como e i tifosi, senza schierarci

Le sorti della squadra sono nelle mani dei suoi proprietari

Cara Provincia,
sono tifoso del Calcio Como da 40 anni (la prima partita la vidi quando avevo sei anni) ed ho vissuto i tempi gloriosi di questa società, alternati ad altri bui fino alla splendida cavalcata che quest’anno ci ha riportato nel calcio che incomincia a contare. Ma non è di questo che voglio parlare, voglio parlare e fare capire perchè un tifoso oggi, di fronte al bivio, può decidere di appoggiare idealmente il signor Angiuoni "nella scalata al Como" rispetto al signor Di Bari.
Conosco Enzo (ndr Angiuoni) da parecchi anni, lo conosco come uomo e come imprenditore. Lui è così nella vita, così come ha imparato a conoscerlo la gente di Como,come lo abbiamo visto l’altra sera in televisione, come lo vediamo allo stadio.
E’ un uomo schietto, naturale, impulsivo, diretto e sincero ma soprattutto è un uomo di parola e - cosa altrettanto importante - è un vincente.
Con i risultati e con il suo modo semplice di parlare, di trattare con la gente, con i tifosi è riuscito a riscaldare i cuori dei comaschi di natura un pò freddi ma addirittura "raggelati" da anni (calcisticamente) duri. Da quanto tempo non provavamo a commuoverci vedendo entrare in campo i nostri ragazzi, da quanto tempo l’urlo "Como Como" non usciva limpido dalle nostre gole e non faceva vibrare i gradoni delle tribune! Sembra di essere tornati ai bei tempi... .
Più che per le vittorie (ancora tante, speriamo), Angiuoni va ringraziato per l’entusiasmo, il calore che ha profuso in noi che lo abbiamo seguito in questa sua avventura. E’ vero, forse non è uomo di calcio, forse non è preparato come lo stesso Di Bari, ma se saprà mettere nel calcio la sua indiscussa capacità imprenditoriale, se saprà circondarsi di collaboratori altrettanto validi, credo riuscirà a raggiungere anche nello sport gli obiettivi che si è prefissato.
Non dimentichiamo (con le dovute proporzioni) un altro grande imprenditore: tacciato di non essere "uomo di calcio", prese in mano un certo Milan e......
Non me ne voglia il signor Di Bari, non lo conosco, non conosco quelle che possono essere le sue indiscusse capacità, le sue qualità....conosco Angiuoni, mi basta!

Maurizio Civelli
(un tifoso)


Caro Maurizio, la cosa che possiamo fare, ed è quella che stiamo facendo, è osservare quello che sta succedendo riportando i fatti. E appoggiare quello che ci è parso, anche ieri allo stadio, l’atteggiamento della parte prevalente della tifoseria. Sostenere il Como, senza prendere le parti di nessuno. Le sorti del Como sono nelle mani dei suoi proprietari. Non compete a noi giudicare le loro qualità umane, possiamo solo augurarci che la nostra squadra sia in mano a persone che la trattino con il rispetto che merita. Chiunque essi siano.
Lilliana Cavatorta
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