Troppi motociclisti impazzano nei boschi di Carimate

Un appello da Montesolaro

Caro direttore,
un appello da Montesolaro di Carimate i cui boschi sono infestati dai motociclisti, che imperversano sprezzanti di ogni regola e misura.
Determinano una situazione di altissimo pericolo, poiché il rombo dei motori impedisce ai centauri senza targa di udire le famigliole che incrociano a piedi (con i piccoli o i cagnolini che ti precedono di qualche metro lungo il sentiero) e siccome procedono a velocità elevata non possono neppure scorgerti all’uscita delle curve a gomito, nel fitto della vegetazione. Se li senti arrivare, devi urlare, scansarti, pregare.
 Ho personalmente assistito a due episodi limite, in cui hanno rischiato un bambino, scaraventato di lato grazie alla prontezza della madre, e un pensionato. Che non sia una pratica né intelligente né sicura lo riconoscono gli stessi crossisti che è stato possibile fermare, prima che sfuggissero con vile sgommata finale.
Non bastano gli articoli pubblicati sul vostro giornale, le ramaglie che qualcuno ha voluto porre di traverso lungo i camminamenti, le raccomandazioni fatte pervenire ai circoli di motocross di Lentate e di Cantù. Aspettiamo il primo incidente.


Gian Pietro Elli
Carimate

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