Como, futuro oscuro
Ora comanda Rivetti

Lo dicono i fatti: lui ha dato assicurazioni sugli stipendi. Intanto i piemontesi si dicono vicinio all'accordo con Di Bari, ma tutto è sempre molto complicato e incerto

Comanda Rivetti? Occhio alle sfumature. L'altro giorno, quando è stato il momento di placare lo spogliatoio infuriato per gli stipendi mancanti, tutti aspettavano il presidente Di Bari. E invece è arrivato il vice Rivetti. Perché? Un episodio che potrebbe non essere solo formale. Rivetti ha rassicurato lui, la squadra. E non Di Bari. E la mano al portafogli è pronto a metterla lui. Mentre il presidente è sempre più defilato, non si vede da tempo (se non per presentare gli imprenditori bresciani alla squadra), non viene a vedere le partite, eccetera. Rivetti insomma al centro delle strategie. Forse sarà vero, allora, che il suo progetto di allargamento comasco della base, per restare al timone, sta facendo passi avanti. A meno di un colpo di coda di Di Bari. Visto quello che Luigi Manuali ci ha detto ieri: «Una trattativa seria per l'acquisto del trenta per cento delle quote del Calcio Como c'è ed è ben avviata». Esce allo scoperto, il dirigente del settore giovanile del Como, che nei giorni scorsi era stato indicato come il capocordata di un gruppo di imprenditori pronto a rilevare parte delle quote del Como. Manuali, però, precisa di non essere direttamente coinvolto, ma solo di essere la persona che ha messo in comunicazione gli imprenditori e Antonio Di Bari: «Io non c'entro, sono solo un tramite: ora voglio solo continuare a far crescere il settore giovanile. Ma posso garantire sulla serietà delle persone con cui sono in contatto. Sono imprenditori piemontesi, qualcuno di loro ha già fatto calcio a buon livello e hanno gli uomini giusti per poter fare bene anche a Como. Pronto a entrare con loro c'è anche un ex calciatore molto famoso e un personaggio comasco molto in vista. La trattativa non è affatto morta, sta solo continuando sotto traccia».

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