Cessione del Calcio Como
In settimana riparte la trattativa

Fabrizio Cordini ieri era su di giri: «Abbiamo trovato un buon compromesso, forse in settimana possiamo dare l'annuncio». Dall'altra parte però restano le perplessità. Rivetti ha trattato al di là del pessimismo di Di Bari

A Ravenna non c'erano il presidente Di Bari, il vice Rivetti, il direttore generale Degennaro (causa febbre), e nemmeno i papapili acquirenti (gruppo Lanzanova) . Squadra sola, nel deserto delle certezze e nella boscaglia di dubbi e quesiti sul futuro. Il campionato si ferma, la partita della cessione no. Dopo il riavvicinamento delle parti, martedì scorso, ecco un nuovo appuntamento fissato per oggi. Fabrizio Cordini ieri era su di giri: «Abbiamo trovato un buon compromesso, forse in settimana possiamo dare l'annuncio». Dall'altra parte però restano le perplessità. Rivetti ha trattato al di là del pessimismo di Di Bari che a tutt'oggi non ci crede. E tra i due, Di Bari e Rivetti, ci deve essere stato anche qualche scambio di opinioni brusco.
Cordini conferma la linea: «Orsenigo dovrebbe andare a Rivetti, potrebbe essere una buona chiave». Si conoscono anche le due proposte di partenza. Rivetti voleva 700.000 euro subito, e avrebbe fornito una fideiussione sulla cifra del caso Zambrotta. I bresciani, invece, volevano mettere 100.000 subito e il resto congelato sino alla sentenza del caso. Vedremo se si troverà un punto di incontro. Intanto anche ieri alcune società di scommesse hanno ancora tenuto fuori il Como dalle giocate. E in Ticino, un quotidiano ha ipotizzato a breve il ritorno di Degennaro in Svizzera. Il quale Dg in un'intervista ammette di non aver trovato a Como le condizioni ideali per lavorare. Insomma, una situazione ancora molto instabile. Le uniche note positive arrivano dai giovani azzurri che a Ravenna hanno mostrato volontà e capacità. Un bel segnale, visto anche la possibilità che qualche leader (Cozzolino?) possa lasciare la squadra durante la pausa natalizia.

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