Como, settore giovanile
cambia il campo di gioco

La replica è arrivata dal responsabile tecnico Lillo Di Franco: «Le parole di Restelli ci colgono di sorpresa". In due giorni è stato trovato un nuovo campo: Milano Famagosta.

Il settore giovanile del Como, sfrattato dal campo di Cesate, ha rappresentato un campanello d'allarme per la città tifosa. Ora è arrivata la replica di chi gestisce i giovani azzurri. La società piemontese Asco, guidata da Luigi Manuali e Pierpaolo Gherlone, che da tre stagioni ha l'appalto per le formazioni baby del Como. La replica è arrivata dal responsabile tecnico Lillo Di Franco: «Le parole di Restelli (presidente del Real Cesate che ha chiuso i cancelli dell'impanto lamentando debiti, ndr) ci colgono di sorpresa. Siamo in ritardo con una rata, un mese circa, ma sono cose normali per il calcio. E poi, perché questa presa di posizione, brutale, senza prima un avviso, un sollecito, nulla? Restelli questa estate aveva rinnovato l'accordo, soddisfatto del rapporto. Questa reazione è strana. Non vorremmo fosse una reazione al fatto che lui sperava di entrare in società e invece non se ne è fatto nulla». Prosegue Di Franco: «Da quando gestiamo le giovanili azzurre, i risultati parlano per noi. L'anno scorso siamo arrivati alle finali nazionali con la Berretti. Prima di noi non c'erano nemmeno gli allievi Nazionali e la qualità era quella che era. Sappiamo fare calcio, e siamo orgogliosi di portare in giro il nome di Como. Avremmo preferito lavorare su campi comaschi, ma non è stato possibile». In due giorni è stato trovato un nuovo campo: Milano Famagosta.

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