Como senza pace
Rubate anche le scarpe

Intanto la vicenda della vendita della società si sta complicando: le cordate in lizza sarebbero quattro

COMO - Non bastasse il resto, non bastassero le tensioni e le incertezze che hanno caratterizzato le ultime giornate per il Como, a Natale ci si sono messi pure i ladri. Che nel fine settimana natalizio sono entrati in azione a Orsenigo e hanno fatto razzìa di scarpe da gioco della squadra, che tra l'altro mercoledì ha in programma la ripresa del lavoro con un doppio allenamento, e hanno danneggiato anche alcune auto che qualche giocatore aveva lasciato parcheggiata nel centro sportivo per queste feste. In particolare, quelle di Zullo, Ripa e Romano.
Un problema che certo non renderà più piacevole la ripresa dei lavori, considerato che nel frattempo i destini della società restano molto incerti. E che i bonifici ventilati prima di Natale a saldo dello stipendio di ottobre non sono invece stati effettuati.
Il clima, insomma, non è certo dei più sereni. E il quadro di quello che potrà accadere resta ancora abbastanza confuso. Le cordate, o comunque i gruppi interessati all'acquisto del Como, a questo punto sarebbero addirittura quattro. La trattativa più avviata è certamente quella rappresentata da Antonio Stinà, la cosiddetta cordata "romana", ovvero quella che ha già fatto offerte concrete, le ha già discusse - una per l'acquisizione dell'85% della società, l'altra per il 100% - e avrebbe posto anche già il termine di venerdì 30, dopodomani, come possibile data della chiusura dell'affare.
Al Como, o meglio a Rivetti, interesserebbe di più la proposta del 100%, cioè della cessione totale della società. Stinà sarà a Como oggi e domani per parlarne, anche se una chiusura definitiva, nero su bianco, non sembra tanto probabile sino alla settimana prossima anche per via dell'assenza in questi giorni per vacanze delle figure che operativamente si occupano della questione, il commercialista Lanzara e il responsabile amministrativo di Rivetti, Monti.
Ci sono poi altre tre piste che potrebbero aprirsi come alternative. Confermata la voce che vede interessato al Como anche l'imprenditore salernitano Lombardi, già interessato all'acquisto della Salernitana, che si potrebbe incontrare con Rivetti in questi giorni ma che ancora non ha formulato un'offerta concreta. C'è poi una pista legata alla Svizzera, attraverso le attività di Rivetti. E c'è anche un quarto possibile acquirente interessato, il cui nome per ora è stato tenuto nascosto. Si sa solo che non si tratta di una cordata o di un imprenditore comasco, ma di qualcuno che viene da fuori. I comaschi, spariti nel nulla.
Resta in fatto che il Como sulla carta sta facendo gola a molti. E appare ormai chiaro che Rivetti sia anche pronto a venderlo del tutto. Dunque, a rinunciare all'appoggio temporaneo di Tesoro per scegliere una soluzione che, perlomeno sulla carta, possa essere più definitiva. Anche se al momento decisamente più incerta.
Nel frattempo, tacciono i telefoni di Rivetti così come quelli di Di Bari. E la squadra si ritroverà in cerca di notizie e di chiarimenti che difficilmente anche mercoledì potranno arrivare.

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