Angiuoni-Como
È scontro in Tribunale

La prima udienza in gennaio, l’ex presidente potrebbe far mettere all’asta Orsenigo

Il Calcio Como ed Enzo Angiuoni si vedranno presto in Tribunale. L’ex presidente da mesi contesta all’attuale società sostanzialmente due cose: il fatto di non essere stato sollevato dalla fidejussione da 450 mila euro con cui a suo tempo lui garantì il mutuo per l’acquisto del centro di Orsenigo - insieme a Di Bari e Rivetti -, e di conseguenza il fatto che la successiva cessione - di cui Angiuoni è venuto a conoscenza solo diversi mesi dopo - del centro di Orsenigo dalla società Calcio Como alla S3C, ovvero la società che controlla il club, non sarebbe regolare.

In questi mesi, diciamo pure da oltre un anno, la questione si è trascinata attraverso numerose raccomandate tra Angiuoni e i soci del Como, coinvolgendo anche i legali delle parti, e la Monte dei Paschi di Siena, banca presso cui Angiuoni ha depositato la fidejussione.

La questione non si è però mai risolta. Il Calcio Como, tramite il presidente Pietro Porro e il vicepresidente Flavio Foti, ha dichiarato più volte che il passaggio del centro di Orsenigo è avvenuto in assoluta trasparenza e regolarità. E che non spetta a loro il compito di sollevare Angiuoni dal suo impegno fidejussorio. L’ex presidente ovviamente sostiene il contrario.

Fatto sta che il Tribunale, a cui Angiuoni e i suoi legali si sono rivolti, ha convocato le parti in causa per fare luce sulla questione. L’appuntamento in Tribunale è per il 18 gennaio. Angiuoni vuole essere liberato della sua fidejussione, in caso contrario potrebbe chiedere il sequestro e la messa all’asta del centro sportivo di Orsenigo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA