Angiuoni furibondo per Orsenigo
«L’avevo donato al Calcio Como»

La reazione dell’ex presidente del Como che aveva portato in tribunale la società di Porro proprio per farsi liberare la fidejussione sulla struttura

Il suo cavallo di battaglia. La sua crociata. E adesso che il Como ha perso definitivamente Orsenigo, c’era da aspettarsi una reazione di Enzo Angiuoni, l’ex presidente del Como che aveva portato in tribunale la società di Porro proprio per farsi liberare la fidejussione sulla struttura.

Una vicenda finita poi con il fallimento del Como. Angiuoni è triste. Anzi, è proprio arrabbiato: «Sono furibondo. Ho letto che Orsenigo non è più del Calcio Como. Sono arrabbiatissimo. Mi pento quasi di essere stato un passionale e una persona per bene e avere intestato a suo tempo il centro sportivo di Orsenigo al Calcio Como, quando lo presi da Barzaghi. Visto come è finita la storia...».

Angiuoni aveva speso tempo e denaro per pensare a una riqualificazione del centro: «Il progetto che era stato presentato dalla figlia dell’ex presidente Rivetti in realtà era stato pensato e messo a punto da me. Era un progetto fantastico, con un albergo e una scuola calcio per giovani italiani e non. L’avevamo messo in bacheca allo stadio, tanto ci tenevamo. Maledetti tutti quelli che hanno creato questo disastro. Ho sempre avuto la coscienza che il centro fosse un elemento decisivo per fare calcio a Como. Dal primo giorno. Immagino che ci possano essere delle alternative, e che la nuova società stia organizzandosi per come muoversi. Ma Orsenigo era Orsenigo, aveva un valore storico inestimabile. Questa vicenda davvero non mi fa dormire. Che disdetta. Mi ha sorpreso veder vincere una società non sportiva. Dovesse avere destinazione non sportiva sarebbe tristissimo».

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