Como, ospite triste
alla festa di Coppa

Porro: «Esserci è stato bello comunque»

Stati d’animo agli antipodi: da una parte i tifosi cosentini che festeggiano e invadono il campo per raggiungere la propria squadra prima che capitan De Angelis alzi la Coppa Italia. Dall’altra, i tifosi del Como che lasciano lo stadio San Vito nel recupero. Non sarebbe stata comunque una festa, anche se avessero aspettato il fischio finale. Erano più di trenta, pieni di speranza. Almeno di vedere una reazione, una bella partita. Non è andata secondo le loro aspettative.

«Avremmo voluto rovinare questa festa - ha detto a fine partita il tecnico Carlo Sabatini - e vedere uno stadio così bello non fa che accrescere il rammarico per non aver potuto giocarci questa finale in condizioni migliori. Qualcosa di buono c’è comunque stato. Ho visto una squadra volitiva e determinata, che ha prodotto molti corner che ancora una volta non siamo riusciti a sfruttare. Ancora una volta abbiamo pagato la nostra cronica poca concretezza in attacco. Ma il succo del discorso non cambia: questa finale non l’abbiamo persa a Cosenza, ma a Como».

«È comunque stato bello esserci, questa è stata una finale vera, con un pubblico che ha onorato questa competizione. Per il Como non è un risultato da poco essere arrivati fin qua», ha detto il presidente Pietro Porro, a fine primo tempo.

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